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Un numero sempre maggiore di teenager australiani si imbatte regolarmente nella pornografia hard mentre naviga in Internet, nonostante siano state introdotte diverse leggi per proteggerli.
A fornire i dati è una ricerca dell”Australian Institute di Canberra. Nel rapporto si apprende, tra l¿altro, delle difficoltà a combattere il problema della pornografia sul Web.
Viene anche messo in luce l¿atteggiamento esageratemene permissivo dei genitori, ¿molti dei quali hanno vissuto la rivoluzione sessuale degli anni Sessanta¿, che fanno poco o niente per impedire questo approccio virtuale dei loro figli col sesso.
La ricerca è stata effettuata su un campione di 200 giovani tra i 16 e i 18 anni.
Dai dati è emerso che l¿84% dei ragazzi e il 60% delle ragazze sono incappati in siti hard, surfando da un sito all¿altro.
Mentre il 38% dei ragazzi e il 26% delle ragazze ammettono di cercare volutamente siti pornografici sulla rete, considerandolo normale.
Clive Hamilton, direttore dell”Australian Institute, presentando la ricerca, ha dichiarato che ¿¿Il materiale che sarebbe proibito dalla censura se circolasse in video, è facilmente ottenibile da minorenni sulla rete. Ed è materiale che può influenzare il loro comportamento sessuale¿.
Secondo lo studio, gli adolescenti sono esposti a siti che rappresentano abusi sessuali, tortura, sesso con animali, coprofilia e incesto.
Nel rapporto si legge anche che ¿¿Molti studi indicano che i ragazzi che consumano pornografia, specie se violenta, hanno maggiore probabilità di commettere aggressioni sessuali. Inoltre ricevono l”informazione che è giusto far pressioni anche forti sulle ragazze per fare sesso¿.