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Hutchison Whampoa potrebbe diventare un socio silenzioso nella ricostruzione di Global Crossing, dopo che le agenzie per la sicurezza degli Stati Uniti hanno sollevato dubbi circa i legami tra il conglomerato di Hong Kong e la Cina.
Hutchison, di proprietà del magnate cinese Li Ka-Shing e dell¿operatore statale Singapore Telemedia, era giunto ad un¿intesa per l¿acquisizione del 65% delle reti ad alta velocità di Global Crossing dopo che, lo scorso anno, il Gruppo aveva fatto richiesta di bancarotta. L¿accordo è stato approvato da un giudice fallimentare e dai regolatori antitrust, ma i due investitori asiatici si sono trovati di fronte ai dubbi della CFIUS – la Commissione che si occupa degli investimenti stranieri negli USA ¿ che sostiene che la transazione potrebbe causare problemi alla sicurezza nazionale per i forti legami di Hutchison con la CIna.
Gli avvocati delle tre compagnie stanno già studiando un modo per rassicurare i membri della Commissione ¿ alti ufficiali dei Dipartimenti della Sicurezza, del Tesoro, dell¿Economia e delle maggiori agenzie ¿ e far si che approvino l¿accordo. Tra le opzioni più accreditate quella della partnership silenziosa: Hutchison, cioè, manterrà la sua quota in Global Crossing, ma non potrà avere rappresentanti nel consiglio di amministrazione. Secondo i termini del contratto originale, infatti, appena Global Crossing fosse emersa dalla bancarotta, le due compagnie asiatiche avrebbero avuto diritto a nominare quattro nuovi membri del consiglio e un nuovo co-presidente.
Global Crossing non ha rilasciato commenti sulle obiezioni sollevate dalla CFIUS, ma ha reso noto di stare pienamente cooperando col governo degli Stati Uniti per allontanare ogni preoccupazione e completare con successo la transazione.
Dalla sua fondazione, la commissione ha bloccato soltanto una transazione su 1.500 esaminate e anche in questo caso si trattava di un¿acquisizione da parte di una compagnia cinese: la China National Aero-Technology Import and Export Corporation che voleva prendere il controllo dell¿azienda di Seattle Mamco Manufacturing. ¿la CFIUS non è invadente: non bloccherebbe un accordo se non ci fosse un reale pericolo per la sicurezza nazionale¿, ha detto Monty Graham dell¿organizzazione non-profit Institute for International Economics di Washington.