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Un giudice federale Americano ha impedito il tentativo di IDT Corp di bloccare l¿acquisizione della rete ad alta velocità dell¿operatore telefonico Global Crossing da parte delle due compagnie asiatiche Hutchison Whampoa e Singapore Technologies Telemedia.
IDT, citando una minaccia alla sicurezza nazionale, aveva avanzato un¿offerta da 255 milioni di dollari, contro quella da 250 milioni avanzata dal conglomerato di Hong Kong e dall¿operatore di Singapore.
Il giudice Robert Gerber ha però rifiutato al CEO di IDT, Jim Courter, di presentare l¿istanza, dicendo che Courter non lo aveva preventivamente avvisato delle sue intenzioni. ¿Declino col dovuto rispetto la sua richiesta d¿udienza¿ ha dichiarato Gerber, già impegnato in molti altri casi relativi alla vicenda di Qwest. IDT non potrà, dunque, avanzare un¿offerta fino a quando quella di Hutchison non verrà finalizzata o rifiutata e potrebbero volerci anche molte altre settimane.
Nel tentativo di sopravvivere alla bancarotta, lo scorso agosto il 61% della compagnia ¿ per un valore stimato intorno ai 22 miliardi di dollari – venne svenduto ai due colossi asiatici per 250 milioni di dollari in cash, 300 da versare ai creditori e altri 200 sotto forma di nuovi debiti.
IDT ha dichiarato pochi giorni fa di voler impedire che le reti dell¿operatore ¿ su cui viaggiano anche informazioni relative alla sicurezza nazionale ¿ finissero nelle mani di Paesi ostili agli Stati Uniti.
Da canto suo Global Crossing non ha rilasciato commenti, ma l¿operazione d¿acquisto da parte delle due compagnie asiatiche ha già ricevuto l¿OK dai 25 Stati e dal giudice Gerber e ha dimostrato di essere conforme alle norme antitrust degli Stati Uniti, del Messico del Canada e dell¿Unione europea.
IDT, secondo gli addetti ai lavori, farà sicuramente ricorso contro la decisione del giudice, dopo di che la Commissione avrà 30 giorni di tempo per decidere e se, alla fine, non si giungerà a un accordo, la questione potrebbe arrivare fino alla Casa Bianca.