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Quattro ex manager della compagnia telefonica Qwest sono stati ufficialmente accusati di frode da parte del Grand Jury federale di Denver, nel Colorado, per aver aiutato l¿azienda a gonfiare i risultati finanziari attraverso contabilizzazioni illecite.
Contro i quattro – Grant Graham e i suoi primi collaboratori, Thomas Hall, John Walker e Bryan Treadway – pesa l¿accusa di avere attuato e tenuto segreto un piano finanziario destinato a inserire irregolarmente tra i ricavi di Qwest, 34 milioni di dollari provenienti da un contratto di fornitura stipulato con una scuola dell”Arizona e di aver svolto un ruolo fondamentale nella contabilizzazione illecita di circa 140 milioni di dollari tra il 2000 e il 2001, al fine di rispettare le proiezioni di guadagno e le aspettative di profitto.
A finire sotto inchiesta, ancora una volta il cosiddetto ¿swap¿, ossia la vendita di una quantità di capacità di rete e il contemporaneo acquisto della medesima capacità dall”altrocontraente, spesso contabilizzato come in un vero e proprio puzzle, fatto di somme di danaro passate da una voce all”altra del bilancio modo da non pesare sui risultati finanziari a breve termine.
Qwest ha ammesso lo scorso anno di aver gonfiato i propri profitti di oltre 2 miliardi di dollari tra il 2000 e il 2001 e queste ammissioni sono costate il posto sia al CEO Joseph Nacchio che al presidente Afshin Mohebbi. Entrambi hanno comunque negato ogni addebito e non sono stai inclusi in questa nuova inchiesta.
I quattro indagati erano di medio livello della Business Unit: il Dipartimento di Giustizia, infatti, mira proprio a loro per risolvere l¿intricata matassa dei gravissimi scandali che hanno caratterizzato la finanza americana negli ultimi anni. Il Ministro della Giustizia americano John Ashscroft ha colto l”occasione per ribadire l¿impegno dell”amministrazione statunitense nell¿attività di controllo e di lotta contro le frodi finanziarie per riportare piena regolarità nel mondo della finanza.