USA, filiale di Sprint ricorre al chapter 11

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AirGate PCS, divisione dell¿operatore statunitense Sprint, ha annunciato che la propria sussidiaria iPCS ha fatto ricorso al chapter 11 della legge fallimentare americana.

La sussidiaria &#232 un¿entit&#224 separata dalla casa madre sia per quanto riguarda le risorse finanziarie che creditizie. AirGate, quindi continuer&#224 normalmente le sue attivit&#224, anche se con ogni probabilit&#224, non sar&#224 pi&#249 interessata alla sua filiale dopo la ristrutturazione. ¿E¿una sfortuna che sia necessario ricorrere alla bancarotta per ristrutturare l¿azienda ¿ dice Thomas M. Dougherty, presidente e CEO di AirGate PCS ¿ ma abbiamo piena fiducia nel responsabile della riorganizzazione Tim Yager¿¿.

iPCS poteva contare a settembre dello scorso anno su un reddito di 170 milioni di dollari e su 215,694 abbonati e su una copertura di oltre 5 milioni di abitanti, cio&#232 il 76% della popolazione residente nei propri territori di competenza.

Ora iPCS ha anche fatto causa a Sprint, accusandola di non solo di non aver saputo proteggere le proprie affiliate dalla grave crisi del settore, ma anche di aver protetto i propri interessi alle spese delle filiali pi&#249 deboli.

Secondo I documenti presentati alla Corte, iPCS ha esercitato un¿opzione che costringerebbe Sprint a rilevare l¿88% del valore dell¿azienda. Non &#232 ancora chiaro, per&#242, se l¿opzione si riferisce al valore della compagnia al momento dell¿acquisto o ai valori attuali.


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