Italia
Fine delle pubblicazioni per Punto.com. Il quotidiano della comunicazione fondato da Marco Barbieri non è più in edicola dal 17 febbraio. L”annuncio è stato dato dallo stesso giornale, con comunicati dell”editore, del direttore Emanuele Bruno e del Consiglio di redazione. Le cause della chiusura sono attribuite dall”editore all”¿inattesa interruzione dei ricavi pubblicitari¿.
Come spiega il direttore Emanuele Bruno: ¿Il partner commerciale si è improvvisamente e inopinatamente sfilato dai destini della società¿. Polemico anche il Cdr: ¿L”azienda non è stata in grado di fornire alcuna garanzia ai lavoratori che in questi due anni hanno dato vita e assicurato un prodotto editoriale unico del suo genere.¿
Solidarietà è stata espressa dalla FNSI, dall¿Associazione Stampa Lombarda e da Stampa Romana: ””Il Sindacato dei giornalisti esprime solidarietà ai colleghi della redazione di Punto.com, stigmatizza l”irresponsabile comportamento dell”editore che da dicembre ha lasciato i dipendenti senza stipendio e si attiverà per salvaguardare tutti i posti di lavoro dei colleghi¿.
¿La chiusura di un giornale ¿ continua la nota del Sindacato – e ancor più di un quotidiano della comunicazione non può che lasciare profonda amarezza. Punto.com è stata un¿esperienza unica non solo in Italia ma in Europa e ha rappresentato, fin dalla sua fondazione, un punto di riferimento
e uno strumento di lavoro insostituibile tra gli operatori della comunicazione, dall”editoria a internet, dalla televisione al marketing. Lasciar morire un prodotto editoriale così prezioso senza seri interventi imprenditoriali è ulteriore prova non solo di una gestione aziendale opinabile come troppo spesso ricorrente nel panorama editoriale italiano, ma esplicito segnale che l”informazione corre oggi, più che mai, un serio rischio di appiattimento¿.
L”azienda nominerà un liquidatore; secondo il Cdr, si apre ora un percorso di consultazioni sindacali che vedrà coinvolto il sindacato dei giornalisti e ogni altra sede competente.
La redazione di Punto.com è disponibile a costituire una cooperativa di giornalisti, ma ¿a patto che ci siano uno o anche più soci di capitale seriamente interessati a proseguire l”esperienza editoriale¿.
La storia di Punto.Com (che in origine si chiamava .Com) inizia il 14 febbraio 2001, con l¿obiettivo di parlare di nuova e vecchia comunicazione: Internet, media classici, comunicazione di impresa e politica, editoria, televisione, pubblicità, relazioni pubbliche, sponsorizzazioni, radio e cinema. Il primo direttore del quotidiano è Marco Barbieri, ex giornalista del Sole 24 ore e di Mondo Economico. La società editrice era in un primo momento la ”Punto Com”, i cui amministratori erano Gianni Peci (fondatore di Nomisma) che presiedeva il Cda, Mauro Miccio, Gino Pennacchi, Dario Segre, Giandomenico Trombetta. Dal 18 settembre 2002 cambia la testata e si rinnova la veste grafica: il quotidiano diventa Punto.com. Cambia soprattutto la gestione: il nuovo Punto.Com si avvale infatti per la pubblicità della concessionaria ¿Centunesima¿, che fa capo alla Hdc di Luigi Crespi (che ha il 25% con opzione al 51%). Il 1° ottobre Marco Barbieri lascia la direzione, ¿per il venir meno del rapporto fiduciario con l”editore.¿ Lo sostituisce, fino alla chiusura, Emanuele Bruno. Il gruppo Hdc, al quale fanno capo anche le società di ricerca Datamedia, Cirm, Directa e World Research, nonché le società editrici Il Nuovo.it, Puntocom e Editing, poteva esercitare l”opzione sul 51% del quotidiano entro il dicembre 2002 ma non lo ha fatto. Alla fine del 2002 il Gruppo aveva un fatturato di 60 milioni di euro e 540 dipendenti, contro i 156 del 2001.