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Un dissidente cinese è stato condannato a sette anni di prigione per aver scritto in Internet che la Cina è al limite del collasso economico.
La notizia è stata riportata dal sito ufficiale China Court Net.
Tao Haidong è stato riconosciuto colpevole, dal tribunale di Ürümqi, capitale della regione orientale di Xinjiang, di sovversione e diffamazione di funzionari alto rango. Oltre che di aver usato Internet per diffondere comunicati reazionari, ha detto oggi la corte cinese sul sito web.
Le autorità giudiziari, competenti del caso, hanno rifiutato di commentare la notizia.
L”associazione newyorchese, Human Rights, per i diritti umani in Cina, aveva annunciato il mese scorso che Tao, 45 anni, era stato arrestato lo scorso luglio per alcuni suoi articoli pubblicati on line.
Il dissidente era stato liberato nel 2001 da un campo di lavoro, dove aveva scontato una pena di 14 mesi per la pubblicazione di un libro contestato dalle autorità, secondo quanto dichiarato dall”Associazione.