Italia
Rupert Murdoch, il magnate australiano dei media, è in visita oggi a Roma.
A confermare la notizia è stato il Ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, che ha ricevuto il presidente della News Corporation.
“…Si, vedrò Rupert Murdoch, ma sarà solo un incontro di cortesia”, aveva ribadito, ieri, Gasparri ai giornalisti.
Aggiungendo che non avrebbero parlato della fusione tra le due pay Tv italiane, Stream e TelePiù, “…Su questo decideranno le autorità europee” aveva commentato il ministro.
Oggi, prima di entrare nelle sede del ministero delle Comunicazioni, in largo Brazzà, Murdoch ha commentato ai cronisti che la News Corp non punta ad un’ulteriore espansione in Italia, dopo l’operazione Stream-TelePiù.
”Con questo – ha detto il magnate – abbiamo già ciò che vogliamo, se riusciremo a realizzare l’operazione”. Che è ancora al vaglio dell’Antitrust europeo. ”Stiamo aspettando. Certo speriamo in una risposta positiva”. Così Rupert Murdoch sintetizza l’attesa di News Corp del pronunciamento del commissario europeo alla concorrenza, Mario Monti.
Smentito anche l’interesse per altri asset italiani o eventualmente di Vivendi Entertainment.
Il fascicolo della fusione delle due piattaforme, come si sa, è in mano al Commissario Ue alla Concorrenza, Mario Monti, che dovrà decidere se l’operazione violi le normative antitrust, creando di fatto una situazione di dominio sul mercato italiano.
Nel mese di ottobre, Murdoch ha comprato, da Vivendi Universal, TelePiù, per 920 milioni di euro, corrispondente all’entreprise value della pay Tv.
In particolare la News Corporation ha versato 470 milioni di euro cash e si assumerà 450 milioni di debito.
Il magnate australiano vorrebbe adesso passare alla fusione con Stream, l’altra piattaforma satellitare che possiede congiuntamente con Telecom Italia (TI).
TI pagherà 31,84 milioni e parteciperà all’azionariato con una quota del 19,9% nella nuova società, che si chiamerà Sky Italia.
Questo consentirà a TI di diventare automaticamente socia della nuova piattaforma.
La fusione darebbe vita, però, all’unico gruppo editoriale nel settore delle Tv a pagamento, con rischio di violare la normativa antitrust.
Per questo il dossier è ancora nelle mani di Mario Monti, che valuterà attentamente se nella fattispecie si viola la normativa comunitaria. La decisione di Monti è attesa per aprile.
La visita al ministro Gasparri e al Garante Enzo Cheli, non è l’unico motivo del viaggio in Italia del tycoon australiano. L’altro motivo è quello di discutere le strategie operative dei suoi asset italiani ed europei.
Murdoch è arrivato all’Hotel, con vista su piazza di Spagna, accompagnato dall’amministratore delegato di Stream Tom Mockridge, dove ha incontrato i manager della controllata Stream.
Alla riunione hanno partecipato anche alcuni responsabili di Nds, la società che fornisce i decoder alla pay Tv italiana. Al centro della riunione ci sono state le prospettive per la nascita di Sky Italia.
Alcuni giorni fa, infatti, il presidente ha nominato due nuovi dirigenti per il Gruppo italiano, provenienti dal suo entourage.
I due giovani, Mark Williams e David Bouchier, lavoreranno in qualità di direttori generali e contribuiranno alla realizzazione della futura Sky Italia, sempre che arrivi l’assenso del Commissario Monti.
Mark Williams sarà direttore generale per il settore Commerciale (customer service, vendite e marketing) e David Bouchier, direttore generale per il Prodotto.
Recentemente ‘The Economist’ aveva pubblicato un articolo di plauso all’operato di Murdoch: “…se c’é una lezione da imparare dal successo di BSkyB e dal fallimento delle altre Tv a pagamento, è che la gente paga soltanto se c’è qualcosa per cui vale la pena pagare. Questa è una lezione che Murdoch può esportare dappertutto”.
Per il settimanale britannico quindi, Rupert Murdoch ha tutte le carte in regola per riuscire a ripetere il successo della sua Tv via satellite britannica, la BSkyB, anche Italia.