Europa
Tutela dei consumatori e mantenimento dell”equilibrio economico e industriale del Paese. Questi gli obiettivi della manovra sulla riduzione delle tariffe per le chiamate da telefono fisso a mobile, definita dal relatore Alessandro Luciano “…una manovra equilibrata e nel rispetto dei compiti” dell”Autorità.
Le tariffe di retention – che in Italia sono appannaggio di Telecom Italia – erano ferme dal 1999 su livelli molto alti ed era inevitabile un intervento volto alla loro riduzione progressiva nel tempo. Come sottolinea il Commissario Luciano, entro il 2005 il tagli sarà pari al 20%, “…con il risultato di arrivare ad una riduzione complessiva nel triennio del 33%, indicazione molto vicina a
quanto chiesto dall” Antitrust italiano nel suo parere non vincolante”.
Le autorità europee avevano chiesto ai governi nazionali di non varare alcun provvedimento prima di aver recepito le direttive comunitarie, ma L”Italia ha preferito procedere subito per evitare di dover attendere per almeno un altro anno prima di poter apportare modifiche agli attuali parametri di tariffazione.
“Dopo il recepimento delle direttive europee andremo a finire dove chiedeva l”Antitrust, con la differenza che noi ci andremo gradualmente, mentre loro lo volevano subito”. In questo modo – spiega anche il Commissario dell”Authority Giuseppe Sangiorgi – le aziende italiane potranno sostenere le riduzioni senza conseguenze negative, rafforzando la loro posizione a livello europeo. La riduzione porterà, infatti, ad un aumento della domanda da parte dei consumatori.
Infine, l”autorità ha ribadito che le direttive europee prevedono la notifica di tutti gli operatori del mercato delle terminazioni (la quota spettante agli operatori mobili), ragion per cui, quando queste verranno applicate, anche Wind dovrà conformarsi alle disposizioni comunitarie.