Europa
Carl-Henric Svanberg è il nuovo presidente e amministratore delegato di Ericsson, gigante svedese delle tlc. Svanberg, che prende il posto Kurt Hellstrom, ha 50 anni e assumerà la carica a partire dal prossimo 8 aprile. Il nuovo numero uno proviene dalla Assa Abloy, azienda produttrice di serrature e lucchetti. Hellstrom rimarrà tuttavia alla Ericsson fino alla fine dell”anno per assicurare un indolore passaggio di consegne.
Il cambio della guardia ai vertici del colosso svedese rappresenta il culmine di una lunga serie di risultati negativi conseguiti dal precedente management. Negli ultimi sette trimestri, infatti, la Ericsson ha registrato perdite per circa 4,7 miliardi di euro.
Alcuni giorni fa, il gruppo svedese ha comunicato una perdita di 8,3 miliardi di corone nel quarto trimestre, con un calo del fatturato del 37%. La decisione di puntare su Svanberg, quarto amministratore delegato dell”azienda svedese negli ultimi cinque anni, rappresenta una inversione di tendenza rispetto al passato, quando il Consiglio aveva sempre scelto uomini provenienti da altre aziende del gruppo.
Secondo l”autorevole opinione di Marcus Wallenberg, amministratore delegato della Investor, che controlla il 5% del capitale e il 38% dei diritti di voto della Ericsson, “Svanberg ha le conoscenze tecniche e l”esperienza di mercato necessari; inoltre ha guidato con successo un gruppo internazionale per anni”.
A illustrare la ”mission” per la quale Svanberg è stato chiamato in Ericsson è stato il presidente del board, Michael Treschow: “Svanberg porterà avanti il proficuo lavoro avviato da Hellstrom. L”obiettivo è quello di tornare ai profitti, tagliare i costi e rafforzare la posizione di leader del mercato”. Un compito difficile, come ammette lo stesso Svanberg: “Ho sempre percepito la Ericsson – ha affermato il neopresidente – come la più forte società del mondo. Assumerò la carica in tempi difficili ma eccitanti. Guardo con umiltà al compito che mi aspetta, ma ho grande fiducia nella Ericsson e in chi vi lavora”.
In tema di fiducia, Svanberg avrà molto da lavorare per recuperare quella dei mercati finanziari: nel giro degli ultimi tre anni, infatti, il titolo ha perso circa il 99% del valore. In questo senso, la scelta del board della Ericsson non è stata casuale, visto che Svanberg è riuscito a far crescere in Borsa la Assa Abloy di sedici volte dal 1994, facendone la numero uno del settore.
La nomina, infatti, è stata subito apprezzata dai mercati. L”annuncio ha fatto schizzare il titolo Ericsson al rialzo del 15%, mentre quello della Assa Abloy crollava del 16%.