L´Authority taglia il costo delle chiamate fisso-mobile

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Scende il costo delle chiamate da fisso a mobile. Il Consiglio dell”Autorit&#224 per le Garanzie nelle Comunicazioni ha approvato, su proposta del commissario relatore Alessandro Luciano, una deliberazione che stabilisce i nuovi costi massimi, in vigore dall”1° giugno prossimo, per le chiamate dirette da un telefono fisso a uno mobile. I nuovi valori massimi, che avranno un effetto diretto sui prezzi praticati agli utenti, sono: 14,95 cent per la terminazione e 4,85 cent per la retention (ossia la quota parte del prezzo finale che remunera Telecom Italia). La riduzione sar&#224, rispettivamente, del 12% e del 14% rispetto ai prezzi praticati attualmente.

In una nota diffusa a chiusura di Consiglio, l”Autorit&#224 spiega che la deliberazione aggiorna e integra, alla luce dell”evoluzione del mercato, la delibera 338/99, che aveva fissato i valori massimi in 360 lire per la terminazione e 110 lire per la retention, sulla quale si &#232 basato finora il mercato delle comunicazioni fisso-mobile. In particolare, per la retention viene disposta un”immediata riduzione e la successiva inclusione nel nuovo paniere dei servizi finali a prezzo vigilato (price cap), che sar&#224 definito nel corso delle prossime settimane.

L” Autorit&#224 ritiene inoltre che sussista un ulteriore margine di riduzione nel corso del 2004 e del 2005 delle tariffe di terminazione, valutabile, allo stato, nell”ordine del 20%. In tal caso le decisioni su tali riduzioni, ovvero ogni altro intervento regolamentare in materia di terminazione fisso-mobile, saranno adottate in conformit&#224 con il nuovo quadro regolamentare comunitario in via di recepimento.

Secondo il relatore, Alessandro Luciano, “La decisione porter&#224 le tariffe delle chiamate fisso-mobile verso un maggior orientamento al costo, senza per&#242 pregiudicare lo sviluppo della concorrenza, dei servizi innovativi e della qualit&#224. Il risparmio per le tasche dei consumatori sar&#224 cospicuo: all”incirca stimabile in 271 milioni di euro (circa 530 miliardi di lire) per i primi dodici mesi, con una riduzione complessiva dei prezzi del 13%. Le ulteriori riduzioni nel biennio successivo sono quantificabili in un possibile risparmio di oltre 1000 miliardi delle vecchie lire, ferma la necessit&#224 di confrontarci con il nuovo quadro comunitario”. Il Commissario ha poi concluso affermando che “L”Autorit&#224 sente di aver svolto con seriet&#224 e fino in fondo il suo ruolo specifico di garante dello sviluppo del settore e di tutela dell”utenza finale”.

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