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Nella sua prima riunione, il Comitato di applicazione del codice di autoregolamentazione Tv a tutela dei minori, ha aperto la discussione sulla trasmissione in prima serata del film di Stanley Kubrick, “Eyes wide shut”, sul ritorno sui nostri teleschermi del reality show “Grande Fratello” e sulla decisone di Bruno Vespa di ospitare nei propri salotti la bambina di San Giuliano.
“Una riunione anzitutto organizzativa e di inquadramento generale”, ha spiegato il presidente Emilio Rossi, sottolineando in particolare la definizione del gruppo che si dovrà occupare della redazione del regolamento applicativo che per legge bisogna stilare entro un mese.
Quello che però non risulta chiaro, è se alla fine il Comitato abbia deciso di avviare le istruttorie sui tre programmi sotto accusa, oppure si sia limitato solo a discuterne.
Dalle dichiarazioni di Adalberto Baldoni, presidente della Commissione assetto Tv del ministero delle Comunicazioni, si evince che sia stata aperta un’istruttoria. Mentre il presidente Rossi ha confermato la discussione, ma ha dichiarato che non si è ancora deciso se avviare atti ufficiali.
Al “Grande Fratello” viene rimproverata la messa in onda pomeridiana, quindi in fascia protetta, di una sintesi con, “…le cose peggiori del programma”, si è detto in riunione.
La querelle sul film di Kubrick, sui suoi contenuti particolarmente scabrosi, è proseguita nella sede del Comitato ma era iniziata già prima della messa in onda. Al programma di Bruno Vespa viene addebitata la messa in onda di un’intervista con una bambina di San Giuliano ed in questo caso il problema non è la fascia oraria ma proprio il fatto di aver intervistato la bimba.
Sulla vicenda è intervenuto il senatore di An e componente della commissione di Vigilanza sulla Rai, Michele Bonatesta, che si è chiesto cosa il Comitato abbia veramente fatto nella sua prima riunione, visto le notizie contraddittorie che sono state fatte circolare.
“…In effetti – aggiunge Bonatesta – non osavamo sperare che l’efficienza di tale organismo giungesse fino al punto di aprire dei procedimenti per violazioni del codice di autoregolamentazione Tv a tutela dei piccoli già dal suo primo giorno di lavoro”. Bonatesta auspica quindi che si giunga al più presto a sanzioni.
Bruno Vespa, chiamato in causa dalle polemiche aperte dal Comitato, ha prontamente replicato “So che quando vedranno il filmato i membri della commissione constateranno che non è stata offesa la sensibilità della bambina portata in trasmissione da madre e padre, senza peraltro un nostro invito preventivo, per ringraziare i vigili del fuoco di San Giuliano”.