Sospesa la decisione che imponeva a Microsoft di introdurre Java

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Una Corte d”Appello federale ha accettato di sospendere la decisone del giudice federale americano che obbligava Microsoft a integrare il linguaggio di programmazione Java di Sun Microsystems nel sistema operativo Windows.

Il giudice J. Frederick Motz di Baltimora aveva deciso il 23 dicembre scorso che bisognava rimediare agli abusi di posizione dominante del primo produttore mondiale di software, e imposto a Microsoft di includere in 4 mesi il linguaggio Java.

Il Gruppo di Bill Gates aveva fatto ricorso contro la sentenza del giudice Motz.
La decisione di Motz, di includere Java, nasceva dall”esigenza di eliminare la posizione di vantaggio sul mercato di Microsoft, che protegge illegalmente il suo monopolio con Windows, come si &#232 rilevato dalla lettura dei documenti che coinvolgono la societ&#224 di Gates.

A fare ricorso alla giustizia era stato Sun Microsystems, perch&#233 del parere che Microsoft minaccia di rafforzare il suo monopolio attraverso Windows al mercato emergente dei servizi Web.

Nel merito, Sun sostiene che, una volta avviata la distribuzione di .Net Framework in Windows XP, gli addetti allo sviluppo software non avrebbero pi&#249 incentivi a sviluppare programmi compatibili con Java.

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