Mondo
A poche ore dalla tragedia che ha visto esplodere, nel cielo del Texas, la navicella Columbia, gli internauti hanno immediatamente lanciato le loro offerte online, per acquistare i resti dello shuttle.
La navicella tornava da una missione nello spazio, durata sedici giorni.
Mentre il mondo con gli occhi incollati al teleschermo, guardava il fumo bianco lasciato dall”esplosione, già sul sito eBay, la casa d”aste online più conosciuta in Rete, cominciava la vendita di quelli che si dice siano resti provenienti dalla navicella.
Una vendita all”asta immediatamente bloccata dal sito, che ha cercato di fermare la possibilità di alcuni avvoltoi di guadagnare denaro dalla tragedia.
Kevin Purseglove, uno dei portavoce di eBay, spiega che “…Ogni qualvolta accadono cose di queste genere un team dell”azienda si mette a controllare cosa succede sul sito. Quando un evento diviene il fulcro dell”attenzione dei media – continua Purseglove – abbiamo visto che la gente cerca di mettere all”asta oggetti legati all”evento: talvolta le persone cercano di attirare attenzione nei loro confronti o di partecipare a una storia che va sui giornali”.
Stessa cosa accadde nell”occasione dell”attentato terroristico alle Torri gemelle e al Pentagono l”11 settembre 2001. Anche allora qualcuno tentò di vendere sul sito oggetti e detriti che si diceva fossero rinvenuti dal crollo.
Già allora eBay aveva bloccato la vendita online e lanciato una campagna benefica “Asta per l”America”, destinata a raccogliere cento milioni di dollari in cento giorni da devolvere al fondo creato per sostenere le famiglie delle vittime dell”11 settembre 2001.
Nonostante il divieto imposto da eBay, la giornata di ieri è stata caratterizzata da un alto volume di acquisti di materiale legato all”esplosione della navicella Columbia.
Gli acquirenti non si sono fatti intimorire dalla pena che prevede fino a 10 anni di reclusione, per la mancata consegna alle autorità competenti del materiale ritrovato.
Circa 400 oggetti sono stati scambiati in Rete, il record è stato segnato però dalla vendita per 225 dollari di un distintivo commemorativo della missione.