La Commissione UE discute sull´interoperabilità tra TV digitale e 3G

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La Commissione europea terr&#224, oggi 4 febbraio a Bruxelles, una pubblica udienza per discutere delle barriere che attualmente impediscono l”interoperabilit&#224 tra le piattaforme della televisione digitale e le comunicazioni 3G e che precludono, di fatto, l”accesso ai nuovi servizi e alle applicazioni dell”Information Society.

La Commissione vuole capire se le difficolt&#224 evidenziate nel rapporto appositamente redatto sono condivise anche dai consumatori e dai protagonisti del mercato. La creazione di piattaforme aperte, gi&#224 avanzata dall”UE, fornirebbe libert&#224 di scelta nell”accesso ai servizi e alle applicazioni della Societ&#224 dell”Informazione, con la proposta di diversi terminali per l”utente finale.

L”apertura delle piattaforme dipende dall”interoperabilit&#224 tra i servizi offerti da fornitori differenti , che a sua volta dipende dalla possibilit&#224 d”accesso al software che gestisce le Interfacce per l”Applicazione dei Programmi (API). Queste ultime permettono al software di un”applicazione – per esempio gli SMS – di interagire con l”apparecchio dell”utente finale. Se, per&#242, l”API non &#232 aperta, l”utente finale non ha possibilit&#224 di scelta e rimane legato alle piattaforme che utilizzano standard e tecnologie protette.

Per quanto riguarda la televisione digitale interattiva, le nuove proposte di legge per le reti e i servizi di comunicazione elettronica, incoraggiano l”apertura delle API e l”interoperabilit&#224 dei servizi, mentre la Commissione si assumer&#224 l”incarico di verificare i progressi raggiunti entro il 2004.

Gli operatori mobili sono gi&#224 a lavoro per sviluppare soluzioni di interoperabilit&#224 tra i diversi servizi ma, come evidenziato anche nel rapporto, occorre portare avanti programmi mirati sia a livello nazionale che comunitario, come per esempio l”eEurope 2005 Action Plan.

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