Italia
L”organizzazione “Save the children”, di concerto con ECPAT Italia, Movimento Consumatori, ARCI, Confconsumatori, l”Associazione degli ISP (Internet Service Providers) italiana, il Consiglio Nazionale degli Utenti ed attori importanti del mondo di Internet e della comunicazione come Tiscali, ha presentato oggi ad Udine l”iniziativa “Stop it” (www.stop-it.org) volta a limitare il dilagante fenomeno della pedofilia su Internet.
L”associazione ha anche presentato dei dati a dir poco sconvolgenti sull”entità del fenomeno: sarebbero presenti sulla Rete almeno 70 mila siti contenenti materiale pedo-pornografico, per un totale di 12 milioni di immagini. Il giro d”affari è stimato intorno agli 11 miliardi di euro l”anno.Il 16% delle segnalazioni risultate corrette (di siti cioè contenenti materiale pedoporno), riguarda siti presenti su server in Italia.Circa il 40% rimandano a server residenti negli USA. Un altro 25% a server residentiin Russia.I numeri sono approssimati per difetto.
Stop it è un”iniziativa cofinanziata dalla Commissione europea nell”ambito del programma di protezione dell”infanzia Internet Action Plan. Si apprende inoltre che il Comitato Regionale per le Comunicazioni (Corecom) del Friuli Venezia Giulia, ha avuto incarico dalla Polizia Postale e delle Telecomunicazioni di collaborare alla redazione di un codice di autoregolamentazione dei gestori di siti che, si spera, verrà adottato al più presto.