Il virus cinese getta nel caos 14.000 uffici postali

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Il virus che in questi giorni ha dato il tormento alla Corea del Sud &#232 arrivato anche in Italia.
Si tratterebbe di uno dei pi&#249 violenti attacchi informatici che ha colpito il nostro Paese, come ha riferito Filippo Ninni, dirigente del Comparto della polizia postale di Milano.

Nel pomeriggio di ieri sono rimasti bloccati 14.000 sportelli degli uffici postali.
Il responsabile dei sistemi informatici delle Poste, Paolo Baldelli, ha dichiarato che in ogni caso il virus non comprometter&#224 la ripresa dei lavori, che dovrebbe riprendere oggi con regolarit&#224.

Ieri in forma cautelare sono stati sospesi una serie di servizi on line, come Postamat e il pagamento dei conti correnti con il bancomat.
Regolari invece tutti gli altri servizi che non richiedevano l”utilizzo della Rete.

I messaggi generati dal virus con all”oggetto la parola ””Hi”” (Ciao) sono arrivati a milioni a bloccare la rete, creando l”effetto intasamento Internet che porta ad un rallentamento notevole di tutte le attivit&#224 del Web.
Lo stato di allerta generale era arrivato anche in Italia, questo ha comportato che gi&#224 una squadra di 80 persone si mettesse al lavoro per evitare l”irreparabile.
La Rete &#232 stata depurata dai milioni di messaggi che la bloccavano e il sistema &#232 stato protetto da ulteriori attacchi.

Il virus sfrutta una falla nel sistema di sicurezza del software SQL Server 2000 di Microsoft e provoca un rallentamento negli accessi alla rete.

L”unico modo per evitarlo &#232 scaricare gratuitamente dai siti www.cert.org e www.microsoft.it i “patch”, ovvero programmini che servono ad annientare il virus.

Intanto il codice sembra aver assunto anche nuove denominazioni, tra le quali “Sq Hell; Worm_Sqlp1434.a; Worm_Sqlp1434.b; W32.Sqlexp.worm; Sql Slammer; Sql Sapphire; Ddos_Sql”.

Inoltre pare che la polizia postale abbia accertato la presenza di un ulteriore virus denominato “Worm_Netspree.a”, con caratteristiche diverse. Quest”ultimo si propaga solo all”interno di reti locali che condividono risorse e rende possibile, da remoto, la gestione del singolo Personal Computer infetto.

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