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Dopo una lunga malattia,intorno alle ore 8 del 24 gennaio, muore l”avvocato Gianni Agnelli, presidente onorario della Fiat.
Aveva ammesso per la prima volta nel maggio 2002 di avere problemi di salute.
La notizia è stata data dalla famiglia in una nota diffusa alla stampa “…Giovanni Agnelli è spirato nella sua casa torinese, dopo mesi di malattia”. Ad assisterlo la moglie Marella e la figlia Margherita con i suoi figli.
“…La camera ardente sarà allestita al Lingotto ed i funerali si svolgeranno a Villar Perosa in forma strettamente privata” comunica ancora la nota della famiglia.
L”impero che fa capo a “Giovanni Agnelli & C.”, è vastissimo e va dalle auto alle banche, dalle macchine agricole alle assicurazioni, dai veicoli industriali alla grande distribuzione, dalle telecomunicazioni all”editoria.
Il capitale è interamente posseduto dalle famiglie Agnelli e Nasi.
Attraverso IFI gli Agnelli possiedono importanti controllate nell”editoria, nelle telecomunicazioni e nei media.
IFI possiede il 100% di ITEDI, società capo settore che raggruppa le attività editoriali.
L”ITEDI, Italiana Edizioni S.p.A., nasce nel 1980 dall”esigenza della Fiat di far confluire i propri interessi nel campo dell”editoria e della comunicazione, rappresentati da 14 Società, in un unico Settore. Un processo di razionalizzazione del proprio portafoglio partecipazioni, culminato nel 1999 con la cessione della Satiz (editoria industriale), ha consentito ad ITEDI di concentrarsi in campo editoriale tramite l”Editrice La Stampa S.p.A. e nel settore della raccolta pubblicitaria attraverso la Publikompass S.p.A.
Tramite Toro Assicurazioni il 2.1% di Olivetti e possiede il 3.1% di Atlanet, società che opera nell”ambito della telefonia fissa, trasmissione dati e Internet.
Attraverso HDP controlla il 100% di RCS, attiva nell”editoria in genere e con importanti partecipazioni all”estero.
RCS ha siglato una partnership con Tiscali e Rai. Nel gennaio 2000 ha concluso l”accordo con l”emittente di Stato per lo sviluppo della Tv digitale.
RCS è il primo azionista privato di Raisat, il cui valore è stimato tra 100 e 120 milioni di euro.
Attraverso Finelco, il Gruppo ha partecipazioni anche in Radio Monte Carlo e Radio 105 Network.
Agnelli, chiamato con un misto di rispetto e affetto l”Avvocato, è stato una figura chiave e per certi versi unica dell”economia italiana e uno dei pochissimi industriali italiani ben conosciuti all”estero.
Giovanni Agnelli è nato a Torino il 12 marzo del 1921. Per molti era l”emblema del capitalismo italiano. Portava lo stesso nome del nonno fondatore della Fiat.
Vicepresidente dalla Fiat dal 1946. Nel ”47 diventa presidente della Juventus. Il 19 novembre 1953 sposa Marella Gancia. Nel ”66 diventa presidente della Fiat.
Di lì a poco scoppierà l”autunno caldo della contestazione studentesca e delle lotte operaie. Situazioni difficili che Agnelli affronterà sempre in prima persona.
Dal ”74 al ”76 è stato presidente della Confindustria.
Agnelli, affiancato da Cesare Romiti, rilancia la Fiat in campo internazionale e, in pochi anni, la trasforma in una holding con ramificazioni nel campo dell”editoria e delle assicurazioni. Non più solo auto, ma un colosso globale. Nel 1987 la Fiat assorbe l”Alfa Romeo. Nel 1988 la Ferrari.
Nel 1991 è nominato senatore a vita da Francesco Cossiga. Come senatore ha un atteggiamento pragmatico. Sostiene l”Ulivo nel momento della manovra finanziaria per permettere all”Italia l”ingresso in Europa.
Nel 2001 si schiera invece con il centrodestra di Silvio Berlusconi.
Nel 1996 passa la mano in Fiat a Cesare Romiti che rimane in carica fino al 1999. E” poi la volta di Paolo Fresco presidente e dell”allora ventiduenne John Elkann (nipote di Gianni) consigliere d”amministrazione.
E” difficile fare delle previsioni sul futuro della Fiat adesso che il grande stratega è scomparso.
La morte del presidente d”onore della Fiat non ha modificato i piani. Oggi si è tenuta ugualmente la riunione a Torino dell”assemblea “Agnelli & C.”ordinaria e straordinaria per esaminare il bilancio al 30/9/2002.
L”obiettivo della riunione è stato quello della famiglia di prendere una posizione sul riassetto Fiat, che prevedrebbe un aumento di capitale, lo scorporo della divisione auto e la sua ricapitalizzazione.
La figlia dell”avvocato, Margherita Agnelli, è arrivata molto presto al centro storico della Fiat. Il volto tra le mani, era accompagnata dal marito. Margherita ha ringraziato i giornalisti che le porgevano le loro condoglianze.
Susanna Agnelli, è stata tra i primi ad giungere alla riunione. La sorella del presidente nascondeva il volto tirato dietro grandi occhiali neri, non ha parlato con nessuno. Silenzio anche da parte degli altri soci-azionisti che sono arrivati successivamente in via Chiabrera.
John Elkan, figlio di Margherita Agnelli, sarà ora il rappresentante legale della quota del 30% dell”accomandita, non ha voluto rilasciare dichiarazioni entrando al centro storico Fiat.
Alla fine della riunione, il Consiglio ha diramato una nota alla stampa, nella quale si dichiara che l”accomandita Giovanni Agnelli & C. aumenterà il capitale per 250 milioni di euro.
Il consiglio degli accomandatari ha anche nominato Shroder Salomon Smith Barney come advisor nell”interesse dell”accomandita.
La nota conferma infine la nomina di Umberto Agnelli alla presidenza della accomandita e di Alessandro Nasi come socio accomandatario.
L”assemblea ha approvato il bilancio chiuso al 30 settembre 2002 che si è chiuso con un utile netto di 51 milioni di euro, da 17,7 milioni dell”esercizio precedente.
Oggi il titolo Fiat è volato sulla Borsa oltre il 6%, dopo la notizia della morte del presidente Gianni Agnelli.
Alle 13,50 Fiat, che ha aperto in rialzo del 4,19% a 8,5 euro, segnava il +2,6% a 8,37 euro.