Europa
L”Oftel, l”Autorità britannica delle Telecomunicazioni, ha deciso di imporre agli operatori di telefonia mobile – Vodafone, Orange, O2 e T-Mobile – il taglio del 15% delle tariffe di accesso alle loro reti.
“Gli abbonati, si legge in un comunicato dell”Oftel, pagano troppo per le telefonate verso i cellulari e gli operatori da luglio – e per tre anni – dovranno procedere alla riduzione graduale dei prezzi”.In questo modo gli utenti potranno risparmiare fino a 296 milioni di euro all”anno fino al 2006.
Gli operatori, però, non ci stanno e Vodafone e Orange hanno contestato la decisione affermando che faranno ricorso in appello. Lo rende noto Vodafone in un comunicato in cui si legge che “L”azienda è in forte disaccordo con le decisioni dell”Autorità che sono fondamentalmente ingiuste…i nostri clienti saranno costretti a pagare ancora di più″, dice Gavin Darby, CEO di Vodafone UK.
Queste dichiarazioni hanno scatenato le ire di Dave Edmonds, il direttore generale dell”Oftel. “Ci vedremo in tribunale – ha detto il numero uno dell”Autorità d”oltremanica in un”intervista alla BBC – le compagnie agiscono contro il pubblico interesse mantenendo da anni le tariffe 40 volte più alte del normale” .
Anche Orange contesta la decisione dei regolatori che “penalizzerebbe in modo ingiustificato gli utenti oltre che gli operatori…che non hanno ancora avuto un adeguato ritorno di capitale a fronte degli ingenti investimenti.”
Secondo Orange e 02, infatti, la Commissione non tiene affatto conto delle enormi spese – valutate circa 24 miliardi di sterline – affrontate dagli operatori per il lancio dei servizi 3G, né del fatto che la Gran Bretagna è uno dei mercati europei più competitivi. Lo dimostra il fatto che negli ultimi 5 anni i prezzi sono stati ridotti del 70% in seguito all”ingresso di 5 new comers oltre ai 4 operatori più forti.
L”Autorità respinge, comunque tutte le tesi presentate dagli operatori e si dice sicura di vincere qualsiasi ricorso. Se non si interviene subito, anzi, gli operatori si sentiranno autorizzati addirittura ad alzare le tariffe che, attualmente, sono di circa 45 pence al minuto se si chiama su una rete concorrente. Gli utenti non hanno, infatti, altra scelta che adeguarsi alle tariffe esorbitanti imposte da gestori.
Soltanto British Telecom ha reso noto di voler applicare subito i tagli imposti dall”Autorità.