Europa
La società inglese di ricerca Datamonitor ha appena pubblicato un rapporto in base al quale si prevede che le entrate legate agli SMS (Short Message Services) diminuiranno sensibilmente, mettendo a dura prova, ancora una volta, la situazione finanziaria degli operatori della telefonia mobile.
¿Mentre la crescita delle entrate degli MMS controbilancerà la caduta dei proventi degli SMS – sottolinea Datamonitor – la situazione rimane preoccupante per gli operatori poiché i margini sugli MMS sono inferiori a quelli relativi agli SMS¿.
La società di ricerca precisa, infatti, che gli SMS produrranno un fatturato globale di 12,6 miliardi di dollari nel 2006, contro i 12,4 miliardi del 2002, mentre gli MMS voleranno da 15 milioni di dollari nel 2002 a 11,3 miliardi di dollari nel 2006.
Gli operatori dovranno, quindi, avere pazienza fino al 2006, anno in cui gli MMS riusciranno a superare le entrate dei messaggi di testo, il cui mercato, nonostante previsioni di crescita del 388%, per quella data sarà pari a soli 4,9 miliardi di dollari.
Secondo lo studio, ””E¿ cruciale per il loro successo, che gli operatori della telefonia mobile si assicurino – nei prossimi tre anni – un sostanziale flusso di entrate dai servizi dati, oltre che dai servizi di messaggeria””.
Non si è fatta attendere, comunque, la risposta degli operatori, in primis quella di Vittorio Colao, Ad di Vodafone-Omnitel, che sottolinea come ¿Nella ricerca c”è un fondamentale errore logico: l¿SMS e” una forma di comunicazione uno a uno, l¿MMS ha invece un contenuto visivo molto più emotivo legato a qualche evento. Sono due cose completamente diverse¿. Il sistema degli MMS, dice Colao è ¿molto più pesante dal punto di vista della gestione¿ molto più complicato per quanto riguarda qualità ed interoperabilità. Ma anche in questa area l”Italia è più avanti rispetto agli altri paesi, con la possibilità di scambio di MMS tra tutti gli operatori¿.
In ogni caso, aggiunge Colao, ¿tutto ciò che arriva dalla Gran Bretagna va preso con le pinze¿, riferendosi alle polemiche di una settimana fa riguardo i giudizi inglesi contenuti nei rapporti dell”Oftel, l”Authority d”oltremanica.
Comunque, anche l”eMail e l”Instant Messaging (Im) avranno un ruolo fondamentale nella quota di fatturato legata ai servizi di messaggi: il loro contributo, secondo Datamonitor, dovrebbe passare da 17,4 miliardi di dollari nel 2002 a 29 miliardi nel 2006.
Per quanto riguarda l¿Arpu – il fatturato medio per utente ¿ legato ai servizi, Datamonitor indica un incremento a livello globale nei prossimi anni, che, però, non basterà a controbilanciare la prevista caduta dell”Arpu relativo alle chiamate telefoniche.