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Gli operatori tradizionali della telefonia indiana sono ai ferri corti con i regolatori locali e con i new comers del mercato mobile a causa delle nuove leggi che obbligano gli incumbent ad offrire l”accesso wireless a prezzi ritenuti “ridicoli”.
Gli operatori della Cellular Operators Association, ritenendo ingiuste le nuove regole, hanno così deciso di bloccare totalmente l”accesso dalle linee mobili a quelle fisse scatenando il caos durante l”intero weekend appena trascorso.
Molti gestori mobili, tra cui Hutchison Essar e Bearti, hanno denunciato MTNL, operatore statale di linea fissa, per le minacce di interruzione di servizio.
Alla radice del problema – spiega l”analista P.K. Sandill – la decisione del governo di rilasciare una licenza con condizioni e termini diversi per ogni operatore, non curandosi affatto di elaborare un piano comune che facesse sentire i gestori sicuri di essere tutelati.
A rendere la situazione ancora più pesante, il crescente inasprimento della concorrenza che ha causato il crollo dei prezzi, nonostante il mercato indiano stia crescendo in modo esponenziale e il Paese sia stato esempio di determinazione nel chiedere la liberalizzazione del mercato e le riforme economiche adatte a sostenere il settore.
Secondo gli esperti, entro il 2008 gli abbonati ai servizi mobili in India saranno oltre 120 milioni.