Italia
Continuano le polemiche in seno al Consiglio d”Amministrazione dell”emittente pubblica.
Ancora non si conoscono i nomi di coloro che sostituiranno i consiglieri dimissionari, Carmine Donzelli, Luigi Zanda e Marco Staderini.
Nel frattempo si prosegue con le riunioni ed è stato scontro aperto in commissione vigilanza sul contratto di servizio.
Gli esponenti dell”opposizione hanno abbandonato la commissione accusando il centrodestra di aver prodotto un contratto di servizio “illegittimo e incostituzionale”.
Durissimi i commenti dell”opposizione. Antonello Falomi sostiene che ””…Il confronto non potrà riprendere fino a che non sarà ritirato l”emendamento che mette in capo al governo ogni decisione sulla linea editoriale e sulla programmazione della Rai”.
Michele Lauria aggiunge: “…Il centrodestra ha tentato un golpe cercando di controllare la linea editoriale e la programmazione. Non c”è stato un tentativo di dialogo e questo contratto di servizio, così come lo presentano maggioranza e governo è in palese violazione degli indirizzi costituzionali”.
Giuseppe Giulietti commenta che il centrodestra “…ha dato dimostrazione di essere chiusa ad ogni tipo di dialogo. Comportamento che non potrà non avere ripercussioni sul confronto che riguarda il conflitto di interessi e la legge Gasparri”.
Alessio Butti, capogruppo di An in commissione, controbatte e parla di un comportamento assurdo da parte dell”opposizione.
””Il dialogo -ha detto Butti- si e” interrotto perché il centrosinistra, in minoranza nella prima votazione (e lo sarebbe stato anche nelle successive) ha addirittura invocato l”incostituzionalità dello stesso contratto di servizio. Siamo all”assurdo, perché sui precedenti contratti di servizio proposti in passato da ministri del centrosinistra, ai quali si è basato anche quello consegnato dal ministro Gasparri, l”attuale opposizione non parlò mai di incostituzionalità. Oggi il centrosinistra con questa ridicola motivazione ha mostrato uno scarsissimo senso di responsabilità e di rispetto delle istituzioni”.
Inoltre, secondo Butti, la posizione del centrosinistra è ancora meno comprensibile se si pensa che il ””..Ministro delle Comunicazioni è stato ascoltato in commissione sul contratto di servizio prima della pausa estiva e circa due mesi fa ha depositato lo stesso in commissione Vigilanza”.
Conclude il deputato di An, “…solo oggi 15 gennaio 2003, il centrosinistra si accorge della presunta e inconsistente incostituzionalità del contratto di servizio impedendo di fatto alla commissione di esprimere il proprio parere in merito”.
Sulla disputa è intervenuto anche il senatore Michele Bonatesta, componente della direzione nazionale di An e membro della commissione di vigilanza sulla Rai, che dichiara “Un centrosinistra che non ha più i muscoli e che conferma di non avere mai avuto il cervello è stato costretto oggi ad abbandonare i lavori della Commissione di vigilanza nel tentativo estremo di ostacolare il parere sul contratto di servizio”.
“..Questa opposizione – continua Bonatesta – colta da sindrome cofferatiana, quando non condivide un provvedimento, invece di aprirsi in Parlamento al confronto e al dialogo con la maggioranza nel tentativo di modificarlo e magari migliorarlo, votando alla fine contro se non ci riesce, preferisce battere in ritirata sull”Aventino””.