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Samsung Electronics, il terzo produttore mondiale di telefoni cellulari, ha chiuso il terzo trimestre 2003 con un utile netto di 1,24 miliardi di euro, in aumento del 24%, trainato dalla forte richiesta di schermi piatti e chip di memoria flash utilizzati nelle fotocamere digitali e nei lettori CD.
Il risultato del colosso dell¿elettronica sud coreano è, tuttavia, inferiore alle attese degli analisti – che puntavano su utili per almeno 2 miliardi – a causa delle performance negative della divisione Samsung Card.
Le vendite di memorie flash, nella cui produzione Samsung è leader incontrastato, sono aumentate in modo vertiginoso così come quelle di schermi piatti, sempre più richiesti sia per il computer che per il televisore.
¿L¿utile netto trimestrale ha deluso le attese ¿ ha dichiarato Chung Doo-sun del fondo d¿investimenti CJ Investment Trust Management ¿ ma le perdite di Samsung Card non sono considerate come un elemento ricorrente.¿
Per il 2004 gli analisti parlano di utili netti in rialzo del 30%: schermi piatti e memorie flash, insomma, continueranno a essere una vera e propria miniera d¿oro per la società anche nel prossimo anno. Il gruppo stima che nel 2004 le memorie flash genereranno un giro d¿affari di circa 46,3 miliardi di won, contro i 43,5 miliardi del 2003.
Le azioni Samsung ¿ la cui capitalizzazione borsistica si avvicina a 70 miliardi di dollari ¿ hanno registrato negli ultimi sei mesi un rialzo del 21% .
Nel corso del trimestre da settembre a dicembre, Samsung ha venduto 15,5 milioni di telefonini. 55,6 milioni gli apparecchi venduti in tutto l¿anno.
Samsung e la giapponese Toshiba controllano il 95% del mercato delle memorie NAND, un mercato valutato intorno ai 4,7 miliardi di dollari.
L¿azienda ha dichiarato anche di voler chiudere la sua fabbrica di microonde di Billingham, nel nord-est dell”Inghilterra, sopprimendo 425 posti di lavoro. La decisione e” stata presa a seguito della caduta dei prezzi dei forni a microonde, che ha reso la fabbrica britannica incapace di competere con i costi dei prodotti fabbricati nell”Europa dell”est e nell”Estremo Oriente.
Il gruppo trasferirà inoltre la produzione di uno stabilimento spagnolo nella Repubblica slovacca e in Cina.