Italia
L”Authority per le comunicazioni guidata da Enzo Cheli ha ricevuto ieri il parere consultivo dell”antitrust europeo riguardo il progetto di revisione delle tariffe fisso-mobile.
La decisione di rivedere il meccanismo di formazione delle tariffe per le chiamate dai telefoni fissi ai cellulari, è stata presa dall”Autorità in autunno, e già da qualche mese era atteso il parere dell”Unione Europea, per l”approvazione definitiva.
Nella lettera firmata dalla direzione generale dell”Antitrust si legge che “la scelta di introdurre le suddette misure nel momento attuale non è in linea con i risultati perseguiti dal nuovo quadro normativo…in quanto queste dovranno essere riviste nel breve periodo, ovvero in meno di un anno”.
A luglio, infatti, verrà ridefinita la lista dei mercati della telefonia mobile “regolabili” dai Garanti del settore e, secondo l”Antitrust – il cui parere non è comunque vincolante – applicare il taglio delle tariffe “condurrebbe a un rischio di incertezza legislativa rispetto alla permanenza ed alla durata delle riduzioni”.
L”Authority, tuttavia, sembra aver gia deciso di applicare il taglio delle tariffe (riduzioni annue comprese tra il 7% ed il 10% al lordo dell”inflazione) che potrebbe partire già dalla prossima settimana. Il commissario relatore Alessandro Luciano spiega, infatti, che le tariffe italiane, nonostante i progressi in termini di prezzi riconosciuti anche a livello europeo, sono ancora troppo alte, ma che con questo nuovo sistema si avrà una riduzione progressiva di circa il 25% entro tre anni.
Qualche settimana fa anche Giuseppe Tesauro, presidente dell”Antitrust italiano, aveva espresso l”urgenza dell”introduzione del nuovo meccanismo di calcolo delle tariffe e aveva chiesto a Cheli di tagliare già da quest”anno del 50% la retention di Telecom e del 25% la termination di Vodafone e TIM.