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Si discute sul futuro della comunicazione

Italia



Dai vecchi ai nuovi media, cosa &#232 cambiato negli ultimi dieci anni e verso quali scenari futuri ci stiamo proiettando? Il summit della comunicazione, che si aprir&#224 domani a Roma e durer&#224 fino a gioved&#236 16, promosso dai ministri Maurizio Gasparri (Comunicazione), Lucio Stanca (Innovazione e Tecnologia), Giuliano Urbani (Beni culturali), Antonio Marzano (Attivit&#224 produttive) e organizzato dalla Fondazione Rosselli, chiama a rapporto i principali protagonisti del mondo imprenditoriale – e non solo – del settore.

L”Istituto di Economia dei Media presenter&#224 il Sesto Rapporto sull”industria della comunicazione in Italia, un”analisi sintetica e dettagliata sugli andamenti dei mercati multimediali dalla fine degli anni ”90 ad oggi.

“Nel corso di questi dieci anni – ha spiegato il presidente della Fondazione, Riccardo Viale – sono cambiate molte cose. La convergenza tra vecchi e nuovi media &#232 molto forte. Dalla musica al cinema fino all”industria delle telecomunicazioni, la nostra analisi copre un po” tutti i campi e presenta un quadro approfondito sugli sviluppi che ci sono stati in Italia. Rispetto ad altri paesi abbiamo per esempio un”alta percentuale di utenti di telefonia mobile, mentre la percentuale di utenti Internet non &#232 molto alta. Abbiamo una scarsa capacit&#224 innovativa. Bisogna considerare anche il ruolo dell”Autorithy, la cui presenza &#232 sofferta spesso dalle grandi imprese”.

Interverranno il ministro Gasparri, il ministro Urbani, il presidente della Rai, Antonio Baldassarre, il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, Claudio Petruccioli, presidente della commissione Vigilanza del Senato, Franco Arzano, presidente della commissione Economia digitale di Confindustria, Emilio Pucci, responsabile dell”attivit&#224 di ricerca dell”IEM, Enzo Cheli, presidente dell” Autorit&#224 per le garanzie nelle comunicazioni.

(Roma, Residenza di Ripetta, 15 e 16 gennaio)

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