America Online nell´occhio del ciclone

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La notizia delle dimissioni di Steve Case, presidente di AOL Time Warner, dal Gruppo, ha gettato nel caos pi&#249 totale il mondo di Internet.

Il gruppo AOL Time Warner &#232 nato nel gennaio del 2001 dalla fusione, principalmente voluta da Case, di America Online (AOL) il pi&#249 grosso fornitore mondiale di servizi Internet, e il gigante dei media Time Warner, operativo nell”ambito della Tv, del Cinema, dell”editoria e del cavo.

AOL allora godeva del boom della Rete, ma l”esplosione della Bolla Internet ha determinato una caduta del 50% delle sue entrate pubblicitarie in attesa per il 2003 e fatto di AOL la divisione deficitaria dell”intero Gruppo.

Tra maggio 2001 e gennaio 2003, il titolo di AOL Time Warner ha anche perso circa i tre quarti (73.15%) del suo valore di mercato.

Nel terzo trimestre 2002, la societ&#224 ha registrato un”Ebitda di 2.2 miliardi di dollari, in ribasso dell”1% rispetto allo stesso periodo per l”anno precedente, principalmente a causa della cattiva performance della divisione Internet.

Il Gruppo, che impiega circa 80.000 dipendenti, ha evidenziato un profitto netto di 57 milioni di dollari nel terzo trimestre.

AOL Time Warner pubblicher&#224 i suoi dati ufficiali per il 2002 alla fine di gennaio e secondo alcune indiscrezioni di stampa potrebbe presentare oneri fiscali per 10 miliardi di dollari per il peggioramento costante di AOL.
La major possiede anche le emittente televisive cablate CNN, HBO e Turner Broadcasting System, a parte le riviste Time, Fortune e Sports Illustrated.

La societ&#224 controlla anche la casa discografica Warner Music, gli studios cinematografici Warner Bros e la seconda rete cablata americana Warner Cable.

AOL, che possiede l”ISP Compuserve e il software di navigazione Netscape, conta 25 milioni di abbonati negli Stati Uniti e 37 milioni nel mondo.
Offre servizi in 17 paesi in otto lingue diverse.

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