Europa
Il gruppo CanalPlus, controllata del gigante francese di media Vivendi Universal, dovrà riorganizzare i propri assetti per preparare l”ingresso in Borsa fissato per il 2003.
Oggi sarà presentato ai quadri dirigenti il nuovo progetto di sviluppo e di ristrutturazione dell”emittente.
Bertrand Meheut, vice-presidente di CanalPlus, ha dichiarato che per poter pensare con tranquillità ad un ingresso in Borsa bisogna fissare e rispettare tre condizioni, risanare la struttura, presentare un business plan di crescita e rimettersi il gruppo in buone condizioni di mercato.
Il primo passo è la vendita degli asset non strategici per la società, già nello scorso mese di settembre il gruppo ha deciso di cedere CanalPlus Technologies, che è stata rilevata da Thomson per 190 milioni di euro.
In ottobre è stata ceduta la Pay TV italiana TelePiù alla News Corporation per 920 milioni di euro.
E” nei piani anche la cessione delle sue attività nei paesi del Benelux e di Expand, più difficile sarà la vendita di NC Numéricâble, filiale via cavo con 760.000 abbonati, le cui reti sono ancora controllate da France Télécom.
Bisognerà attendere l”adozione delle nuove disposizioni normative europee sulle telecoms, che entreranno in vigore in Francia nel luglio 2003, per vedere delle modifiche nel settore delle attività via cavo.
Come aveva già annunciato il presidente di Vivendi Universal, Jean René Fourtou, il “New Canal” si articolerà intorno alle due Pay TV CanalSatellite e StudioCanal.
Rimane poi da semplificare l”organizzazione giuridica del gruppo, alquanto complessa, con 300 entità differenti.
Questo comporterà sicuramente tagli al personale, che saranno stabiliti più precisamente nel mese di gennaio.
Bisognerà poi tornare alla renditività. Per il terzo trimestre 2002, il ” New Canal” ha pubblicato un risultato operativo in positivo di 40 milioni, con un fatturato di 708 milioni.
Ma per quanto riguarda i primi nove mesi dell”anno la perdita operativa rimane ancora di 29 milioni.
Molto del futuro dipenderà dalla capacità a ridurre l”indebitamento, consolidato nei conti di Vivendi.
Un analista ha calcolato che CanalPlus per entrare in Borsa e beneficiare di un buon rating non dovrà superare i due miliardi di euro di debiti.
Accanto a questo dovrà offrire agli investitori delle buone prospettive di crescita.
Il gruppo conta oggi 4.5 milioni di abbonati al canale criptato e 2 milioni per CanalSatellite.
Per attirare nuovi sottoscrittori bisognerà presentare nuovi e differenziati contenuti.
Da qui la decisione di investire 480 milioni di euro annui in diritti calcio per la stagione 2004-2007.
Quest”ultima possibilità rimane però condizionata all”esito del ricorso depositato all”Autorità della Concorrenza da TPS.