Il giudice taglia lo stipendio di Capellas

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Stati Uniti



Michael Capellas, CEO di WorldCom percepirà “solo” 8 milioni di dollari in tre anni.

Lo ha stabilito il giudice Jed Rakoff insieme al giudice della corte fallimentare Arthur Gonzalez che hanno ridotto lo stipendio del top-manager di quasi un quarto rispetto alla proposta iniziale dell’azienda, ritenuta eccessiva, vista la situazione finanziaria del gruppo.

Lo stipendio di Capellas è stato decurtato del 23%, ed il manager lo ha ritenuto ampiamente “ragionevole” anche così. “…C’è molto lavoro e non vedo l’ora di iniziare…” fa sapere l’ex numero uno di Hewlett Packard.

Capellas riceverà, comunque, un bonus di  12 milioni di dollari in azioni appena la compagnia uscirà dalla bancarotta ed ulteriori 6 milioni se si dimostrerà abile nel gestire l’impasse dell’attuale situazione dell’azienda.

Secondo il piano, Capellas non potrà rivendere le azioni ricevute per almeno 12 mesi e se lasciasse la compagnia prima della scadenza del contratto sarebbe obbligato a tenerne almeno il 75% per almeno sei mesi.

Capellas ha dovuto anche firmare un documento che lo obbliga a rispettare le leggi, sia etiche che gestionali e ad impegnarsi a mantenere alto il rigore morale dell’azienda. “…Nessun CEO d’America avrebbe firmato un documento così zeppo di dettagli…”, ha fatto sapere il curatore fallimentare.

Lo scorso anno la compagnia telefonica pagò all’ex presidente Bernard Ebbers uno stipendio da un milione di dollari, più un bonus da 10 milioni. Ebbers deve ancora restituire  alla compagnia un  prestito da 400 milioni di dollari.

Intanto WorldCom cerca di risolvere le varie grane lasciate in sospeso a causa dei problemi legali: si è appena concluso, infatti, un accordo con la EDS.

La seconda compagnia di computer service americana, pagherà a WorldCom circa 187 milioni di dollari in seguito ad un accordo commerciale tra i due gruppi per una serie di nuovi servizi tlc. L’accordo durerà undici anni e prenderà il via nel 2004.

Si pone così fine ad un lungo contenzioso  che aveva opposto le due aziende fin dal 1999, quando era stato siglato un accordo che impegnava EDS a comprare una determinata quantità di servizi dati e telefonici ogni anno. E’ stato subito chiaro, però, che EDS non sarebbe riuscita a tener fede al contratto ed è iniziata la battaglia legale che si è ora conclusa con un accordo che pare soddisfare entrambi.

Ricordiamo che WorldCom ha svelato in luglio illeciti contabili per circa 40 miliardi di dollari ed i principali top manager dell’azienda si sono già dichiarati colpevoli di frode.

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