Italia
Potrebbe ormai essere vicina una soluzione per il vertice Rai.
Il presidente del Senato, Marcello Pera, è intenzionato a sciogliere i nodi politici e legali che da molte settimane paralizzano la vicenda.
A questo scopo Pera ha invitato il presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, a riprendere il dialogo interrotto ormai da alcuni giorni.
L”incontro potrebbe avvenire già nei prossimi giorni rispondendo alle richieste della maggioranza che chiedono una decisione rapida.
Ieri l”Unione di centro ha chiesto, in commissione di Vigilanza, l”azzeramento del Cda delle Rai ma, sul documento che illustra la posizione del partito, i commissari dell”Unione di centro non hanno chiesto il voto.
E” stato Giuseppe Gianni a leggere il documento in cui si parla di “…gestione superficiale della Rai” e si spiega che “…l”azzeramento è l”unica via perché il reintegro del CdA non ha senso e sarebbe dannoso”.
Poco prima, il capogruppo dell”Udc in Vigilanza, Antonio Iervolino, aveva spiegato che l”intenzione dell”Udc non era quella di “spaccare la commissione” e aveva rimesso la vicenda ai presidenti di Camera e Senato perché “…assumano le opportune decisioni”.
“La Rai, nella sua funzione di servizio pubblico, deve garantire qualità, libertà di informazione, pluralismo. Finora questo non si è verificato provocando un problema formale e sostanziale che si può risolvere soltanto con l”azzeramento dei vertici”.
E” questa la conclusione del documento dell”Udc presentato in Vigilanza Rai.
Il documento si apre citando la Corte dei Conti e la sua recente sentenza, “…per evitare il vulnus provocato dalle dimissioni di questi ultimi, la situazione sia al più presto sanata con l”azzeramento dei vertici”.
Secondo Gianni, “…la qualità dei programmi è complessivamente scaduta, lo share è diminuito” e c”è stato “…un complessivo abbassamento del livello culturale. L”azienda Rai è stata gestita con superficialità come se si fosse voluto favorire la concorrenza”.
Per tutto questo, sottolinea ancora il documento, “…è necessario…l”azzeramento del Consiglio di Amministrazione con le dimissioni dei due consiglieri in carica. Il reintegro dei consiglieri dimissionari, oltre a non avere senso, risulterebbe dannoso per l”azienda”.
Intanto il presidente della Vigilanza, Claudio Petruccioli, ha annunciato che trasmetterà gli atti del dibattito delle ultime sedute, tutte dedicate al CdA, a Pera e Casini.
Petruccioli ha dichiarato che ””…La commissione ha fatto quello che doveva fare, nell”ambito delle sovranità stabilite”, nei fatti la discussione sull”argomento si ritiene conclusa per la commissione.
Nel frattempo il Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri ha ribadito che “…il pronunciamento della Corte dei Conti ha ripreso le tesi che noi abbiamo esposto e credo che conforti la nostra opinione circa la legittimità degli atti compiuti”.
Per Gasparri il giudizio sull”attuale vertice, osservando i fatti, risulta positivo.
Antonello Falomi, capogruppo dei Ds è del parere che “…Il dato politico oggettivo che emerge è che la maggioranza della commissione, al di là del voto, ritiene che i vertici debbano essere azzerati, un fatto di cui i presidenti delle Camere non possono non tenere conto”.
AN sarebbe, invece, per una reintegrazione dei consiglieri, secondo quanto riferito dal portavoce del partito Ignazio La Russa, e per la necessità di rivedere i criteri di nomina del Consiglio.
Forza Italia non si pronuncia sostenendo che la materia è di competenza dei presidenti delle Camere.
Da Parigi il vice-presidente del Consiglio, Gianfranco Fini, si è astenuto dal commentare la sentenza della Corte dei Conti, asserendo che si tratta di argomento di competenza del dei presidenti delle Camere.
Nel frattempo i due consiglieri superstiti, il presidente Antonio Baldassarre e Ettore Albertoni, continuano a riunirsi con regolarità.
Mercoledì hanno discusso il progetto presentato da Albertoni di un Tg culturale e per designare Sandro Testi alla vice-direzione generale della Tv di San Marino.