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Il gruppo francese di media e comunicazione Vivendi Universal si appresta a rivedere la propria partecipazione dell”11% nel bouquet di Tv satellitare EchoStar, dopo la notizia del fallimento del progetto di fusione con Direct Tv.
Vivendi starebbe pensando di convertire in titoli ordinari di EchoStar le azioni preferenziali acquisite nel dicembre 2001 per 1.5 miliardi di dollari, che potrebbero aprire la via ad una cessione della sua partecipazione.
Secondo i termini dell”accordo concluso un anno fa, Vivendi poteva convertire unicamente le sue azioni preferenziali di classe D in azioni ordinarie di classe A, dopo la fusione tra EchoStar e Hughes Electronics, la filiale di General Motors proprietaria del bouquet Direct Tv.
Con questa operazione VU rischia di registrare una perdita sul suo investimento, l”azione di EchoStar ha perso in un anno circa il 20% del suo valore, una conversione dei suoi titoli gli darebbe più flessibilità per vendere in caso di rimbalzo dell”azione.
EchoStar e Hughes hanno annunciato d”aver rinunciato al loro progetto di fusione, stimato in 18 miliardi di euro, per l”opposizione del Governo americano e delle Autorità Antitrust.
A dispetto del titolo di Hughes, quello di EchoStar aveva reagito bene dopo l”annuncio sulla Borsa.
Vivendi Universal, dalla sua parte, si è impegnato in un vasto programma di cessione degli assets non-core, per ridurre il pesante indebitamento che arriva a 19 miliardi di euro.
Nello spazio di cinque mesi, dopo la rimozione dell”ex presidente Jean-Marie Messier, ancora amministratore di EchoStar, Vivendi ha già venduto o avviato accordi per un ammontare di circa 7 miliardi di euro.