Europa
La Guardia di Finanza ha proceduto ad una serie di perquisizioni nella sede a Parigi di Vivendi Universal, in avenue de Friedland, e nei due domicili dell”ex presidente del gruppo francese, Jean-Marie Messier.
Le perquisizioni continueranno per diversi giorni e riguarderanno anche altri luoghi collegati con la major francese di media.
La sede di Cegetel, filiale di telefonia di Vivendi, sarebbe stata anche perquisita.
Intanto dai vertici di Vivendi non giunge alcuna conferma alla notizia.
Un portavoce del polo editoriale Vivendi Universal Publishing, in via di cessione al gruppo Lagardère, ha dichiarato ai giornalisti che la Finanza non ha visitato le loro sedi.
L”azione forzosa fa seguito al procedimento aperto a Parigi il 29 ottobre contro Vivendi Universal, il capo di imputazione è quello di falso in bilancio per gli esercizi 2000-2001.
Il gruppo Vivendi è accusato d”aver diffuso informazioni false e tendenziose sull”andamento della società.
Tre magistrati, René Cros, Bruno Pireyre e Henri Pons, hanno l”incarico di istruire il dossier all”ufficio finanziario del tribunale di Parigi
La major, presieduta da Jean René Fourtou, ha ricordato di essersi costituita parte civile nel procedimento pendente ed è pronta a collaborare all”indagine.
L”apertura dell”inchiesta, fa seguito alla denuncia contro ignoti, con costituzione di parte civile, depositata a giugno dall”Associazione degli azionisti di minoranza, l”Appac (Association des Petits Porteurs Actifs).
Secondo l”associazione, il bilancio presentato da Vivendi prima dell”Assemblea Generale del 24 aprile era erroneo e non era stato approvato dall”Autorità di Borsa, che ne ha preso visione in un momento successivo.
Intanto anche negli Stati Uniti, le denunce inoltrate dagli azionisti minoritari si susseguono.
L”azione legale intentata dagli avvocati di un gruppo di azionisti, è stata accolta all”inizio del mese di novembre dal giudice del tribunale federale del distretto sud di New York.
Gli avvocati dell”accusa saranno sentiti il 17 dicembre.