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DirecTV e Echostar rinunciano alla fusione



Echostar e Direct Tv non sono riusciti a convincere la Federal Comunication Commission (FCC) e il Dipartimento di giustizia.
I due operatori di Tv satellitare hanno rinunciato all”operazione di fusione, un progetto stimato in 18 miliardi di dollari.

L”Antitrust temeva, infatti, una situazione di monopolio sul mercato televisivo.
Adesso Echostar dovr&#224 versare 600 milioni di dollari a Hughes Electronics, filiale di General Motors e proprietaria di DirecTV, secondo quanto stabilito dall”accodo concluso dai due gruppi.

Questa decisione testimonia l”impossibilit&#224 dei due gruppi a soddisfare le Autorit&#224 alla concorrenza americana e il Dipartimento di giustizia.
In comunicato congiunto Echostar e Direct Tv hanno spiegato che la rinuncia “...&#232 dovuta all”azione intentata dal dipartimento della Giustizia americano, da 23 Stati federali, dal District of Columbia e da Porto Rico e alla decisione della Commissione Federale delle Comunicazioni…“.

A fine ottobre la FCC si era in effetti pronunciata contro questa operazione, temendo che questa azione avrebbe in qualche modo potuto creare delle situazioni di monopolio sul mercato, pericolose per la libera concorrenza.
Dopo questa presa di posizione della FCC i due bouquet satellitari avevano tentato di apportare delle modifiche al loro accordo per soddisfare le richieste e ed evitare la scure dell”Antitrust, pensando addirittura alla possibilit&#224 di aprire alla concorrenza le proprie reti comuni.

La decisione ha lasciato perplessi diversi osservatori, le concessioni che avrebbero voluto fare i due gruppi sono state considerate insufficienti.

In ogni caso dopo la fusione tra Echostar e Direct Tv, annunciata nell”ottobre 2001, i due gruppi non sarebbero stati il numero uno sul mercato della televisione americana.
Nonostante i 27 milioni d”abbonati i due bouquet sarebbero rimasti largamente dietro AT&T Brodaband-Comcast¤ e avrebbero controllato una quota del 30% del mercato della Pay TV americano.

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