Italia
Michele Santoro vince il ricorso contro la Rai depositato presso il Tribunale del lavoro.
L”emittente pubblica dovrà reintegrare il giornalista alla conduzione di programmi d”attualità informativa.
A pronunciare la sentenza è stato Massimo Pagliarini, giudice del Tribunale del lavoro di Roma, che ha depositato l”ordinanza sul ricorso d”urgenza presentato dal giornalista contro il servizio pubblico.
Il provvedimento è immediatamente esecutivo, ma la Rai potrà opporsi alla sentenza.
La motivazione, piuttosto lunga, sarà disponibile solo tra un paio di giorni.
Il Tribunale ha invece rigettato la domanda proposta contro Silvio Berlusconi.
Santoro aveva chiesto di ordinare a Berlusconi di astenersi da ogni comportamento diretto ad impedire il suo impiego dentro la Rai.
Il giudice ha rigettato questa domanda perché non ha ritenuto sufficienti le motivazioni addotte dal rappresentante legale di Santoro.
Nel dispositivo depositato il giudice “ordina alla Rai di adibire Michele Santoro alle mansioni di cui al contratto del 14 aprile 1999, così come svolte ed effettivamente esercitate in concreto, ovvero alla realizzazione e alla conduzione di programmi televisivi di approfondimento dell”informazione di attualità″.
Il contratto al quale il giudice si riferisce è quello di assunzione di Michele Santoro al suo rientro a viale Mazzini dopo aver lasciato Mediaset.
Immediata la reazione di Santoro che incontrando i giornalisti nella sede Fnsi, a poche ore dall”ordinanza del Tribunale, annuncia che porterà in piazza il suo pubblico.
Santoro ha aggiunto “…Nei prossimi giorni troveremo il modo di far vedere quanti sono quelli che sentono la mancanza della nostra presenza in tv…Non esiste un caso come quello di Sciuscià nella tv occidentale, non c”è un caso come questo nella storia della Rai. Trovatemi un altro direttore che abbia rinunciato al suo programma leader, i cui introiti superavano i costi”.