Europa
Un rapporto, presentato lunedì dalla Commissione europea, sottolinea, se ce ne fosse stato bisogno, la mancanza di concorrenza nel settore delle telecomunicazioni a quattro anni dalla liberalizzazione del settore.
Lo studio indica che, nonostante un evidente abbassamento dei prezzi dal 1998 ad oggi, l”accesso ad Internet ad alta velocità dipende ancora dagli operatori storici, molto spesso imprese semi-pubbliche.
Ci sono ancora troppi settori in cui la concorrenza non riesce a penetrare dice Phil Evins, direttore dell”European Competitive Telecommunications Association (ECTA), come nel campo della banda larga.
Il rapporto punta dunque il dito sugli incumbent che hanno costruito le reti telefoniche e hanno tenuto, finora, dei comportamenti lesivi nei confronti della concorrenza.
I nuovi entranti nel settore restano, infatti, dipendenti dagli ex monopolisti che controllano ancora l”80% del mercato al dettaglio della banda larga. Essi suggeriscono alla Commissione di prendere provvedimenti affinché ci sia parità nell”accesso ad Internet a banda larga e perché si attuino dei prezzi concorrenziali per la liberalizzazione dell”ultimo miglio.
Il prossimo gennaio la Commissione guidata da Erkki Liikanen pubblicherà una lista dei settori che necessitano di regole più severe.