Europa
Continua l”opera del presidente di Vivendi Universal, Jean René Fourtou, di riportare l”attenzione del gruppo sull”attività media ed entertainment.
Dopo l”acquisizione della quota del 26% detenuta da British Telecom in Cegetel, Vivendi si è assicurata una certa tranquillità economica e adesso Fourtou mira a sanare gli altri asset, nel tentativo di portare la società in pareggio.
Il presidente aveva annunciato nella riunione del Consiglio d”Amministrazione, tenuto nei giorni scorsi, la possibilità di un”operazione di fusione tra i due bouquet satellitari CanalSatellite e TPS.
Immediata la reazione di Arnaud Lagardère che controlla una partecipazione del 34% in CanalSatellite.
Lagardère si è detto disponibile ad una fusione tra i due gruppi, ma ha posto le proprie condizioni, sperando in un ruolo di co- management nella nuova unità.
Questo il presupposto importante per avviare una forma di partneriato.
Lagardère ha aggiunto che riguardo alla dichiarazione di Patrick Le Lay, presidente di TF1, che è il socio di maggioranza di TPS, di voler avere un ruolo importante in questa fusione, non è preoccupato.
Secondo Lagardère, Le Lay dovrebbe aver presente che CanalSatellite genera cash ed ha una situazione finanziariamente interessante, al contrario di TPS.
In ogni modo perché possa realizzarsi l”operazione di fusione è necessario che gli azionisti di CanalSatellite, Vivendi Universal (66 %) e Lagardère (34 %), e quelli di TPS, TF1 (67 %) e M6 (33 %), trovino una soluzione soddisfacente per entrambe le parti.
Il presidente di TPS, Emmanuel Florent, ha dichiarato che la discussione sarà un banco di prova, perché ci sono diverse questioni spinose da affrontare sull”argomento.
Primo tra tutti si dovrà decidere sulla ripartizione del capitale e poi bisognerà valutare le condizioni degli operatori del nuovo bouquet che nascerebbe.