Gasparri, in Italia non c´è spazio per due Pay TV

di Raffaella Natale |

Italia


Il Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri è intervenuto a margine di un Consiglio dei Ministri dell’UE a Bruxelles, sul caso di fusione tra Stream e TelePiù.
Il ministro ha fatto presente l’impossibilità per due Pay TV a sopravvivere sul mercato italiano.

Gasparri ritiene che questa considerazione sia di basilare importanza nella decisione che dovrà adottare il Commissario europeo alla concorrenza, Mario Monti.
Il commissario è chiamato a decidere sulla fusione fra le due Pay TV italiane, dopo l’acquisto di TelePiù da parte della News Corporation di Rupert Murdoch.
Il magnate australiano ha rilevato da Vivendi Universal, agli inizi di ottobre, TelePiù per 920 milioni di euro, corrispondente all’entreprise value della società.
In particolare la News Corporation ha versato 470 milioni di euro cash e si assumerà 450 milioni di debito.

Murdoch ha, inoltre, concesso a Vivendi di acquistare subito, attraverso la News Corp, un credito di circa 310 milioni di euro, vantato dalla major francese nei confronti di TelePiù, che nella precedente versione degli accordi doveva essere invece rimborsato entro il 2004.
Stream appartiene già a Murdoch, che controlla il 50%, il restante è controllato da Telecom Italia.
Il gruppo presieduto da Tronchetti Provera pagherà 31,84 milioni e parteciperà all’azionariato con una quota del 19,9% nella nuova unità, Sky Italia..
La transazione è adesso al vaglio della Commissione europea, per verificare la compatibilità dell’operazione con la normativa antitrust in materia.
Il Commissario europeo alla Concorrenza, Mario Monti, si è dato recentemente quattro mesi di tempo per esaminare gli effetti anti-concorrenziali dell’operazione che crea una piattaforma digitale unica in Italia.
La Commissione ha detto che l’indagine è tesa a decidere se gli impegni presi da News Corp “…consentano realmente la nascita di nuovi concorrenti in modo tale da prevenire il monopolio nel mercato delle Pay TV”.
Per Monti evidentemente non sono sufficienti le condizioni che l’Antitrust italiano aveva imposto in maggio, quando era Vivendi che voleva acquistare Stream.

Gasparri ha concluso che per quanto riguarda le pay- Tv si tratta di due società in perdita, come decretato dal mercato, per questo è impossibile che continuino a sopravvivere entrambe.
Le due piattaforme, ha aggiunto il ministro, “..sono entrambe zavorrate da un pesante deficit. E’ un problema di mercato: non si può obbligare due operatori a esistere quando le condizioni economiche non lo consentono”.

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