Gli aiuti di Stato non sono la cura per la crisi delle telecomunicazioni.
Lo sostiene il Ministro Maurizio Gasparri che aggiunge che la Commissione UE starebbe varando un documento per escludere in maniera esplicita le sovvenzioni statali alle aziende in difficoltà.
Il documento, continua il ministro, sarà adottato in risposta alla lettera con cui il Presidente francese Jacques Chirac aveva chiesto un intervento europeo nel settore.
La commissione, che sta esaminando il piano di rifinanziamento del colosso francese, ha risposto che è troppo presto per giungere alla conclusione che siano state violate le leggi europee.
Il governo d”oltralpe ha promesso aiuti per 9 miliardi di euro, attraverso una linea di credito garantita dallo Stato attraverso un Ente di ricerca petrolifera (Erap) svuotato delle sue funzioni. In questo modo FT potrà rifondere parte di un debito in scadenza e avviare un piano di risanamento dei consistenti debiti contratti durante la fase di espansione ai tempi del boom delle telecomunicazioni.
Il Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri ha chiesto ai ministri UE di valutare scrupolosamente la compatibilità di un progetto come quello per il salvataggio di France Telecom con le norme europee in materia.
La Commissione Europea, che ha l”incarico di monitorare la concorrenza e gli aiuti di stato nell”Unione, ha detto che non farà valutazioni preliminari sull”esito del suo esame del caso France Telecom, inclusa la forma del veicolo di salvataggio a cui si fa ricorso.
E” troppo presto, infatti, per prevedere le conclusione dell”analisi di una situazione così delicata.