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Il Giappone interviene sulle truffe via cellulare

Giappone



Gli artisti giapponesi delle truffe via cellulare, hanno assistito, in questi giorni, all” interruzione di uno dei loro passatempi pi&#249 remunerativi.

Il Parlamento ha approvato, infatti, una legge per porre fine alla truffa dello “squillo” che sta mettendo alla prova i nervi di molti utenti da oltre un anno.


L”espediente &#232 molto semplice: le operatrici dei servizi per soli adulti digitavano dei numeri estratti a caso da un calcolatore elettronico, riattaccando dopo un solo squillo. Gli ignari malcapitati, il pi&#249 delle volte, hanno ceduto alla curiosit&#224 di richiamare e sono stati intrattenuti da messaggi a contenuto erotico a da informazioni circa vari altri servizi di intrattenimento.

La successiva bolletta, chiaramente, era molto pi&#249 salata del normale.

Sebbene non ci sia obbligo legale a pagare questi costi , che sono in genere pari a 20.000 yen (160 euro), molti utenti hanno comunque pagato, generando alle aziende truffaldine un bel guadagno.

Il servizio telefonico nella regione industriale di Osaka &#232 stato bloccato a luglio per ben due volte, a causa delle ragazze “one-ring”, che riuscivano ad effettuare 3.000 chiamate al minuto.

Grazie alla nuova legge approvata dal Parlamento, chiunque sia colpevole di effettuare squilli a casaccio per scopi illeciti pagher&#224 multe fino ad un milione di yen e rischier&#224fino ad un anno di prigione.

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