Italia
Continuano i problemi in seno al Consiglio della Rai, dopo le dimissioni di Carmine Donzelli, Luigi Zanda e Marco Staderini e il mancato accordo tra i presidenti di Camera e Senato su una soluzione da adottare.
I sindacati aziendali hanno indetto per venerdì 20 dicembre uno sciopero.
La decisione è stata presa a margine di una delle assemblee tenute unitariamente nei giorni scorsi nei centri di produzione di Roma, Napoli, Milano e Torino.
La notizia è stata diramata alla stampa con un comunicato congiunto di Sic-Cgil, Uilcom-Uil, Snater e Usigrai, che a larghissima maggioranza hanno avuto mandato di questa iniziativa a seguito della gravissima crisi che la Rai sta attraversando.
Alla base della protesta, è scritto nella nota, c”è “…il calo degli ascolti… l”assenza di un piano industriale e di un piano editoriale, l”esasperato ricorso agli esterni…”, ma anche “…l”ormai irreversibile crisi del vertice aziendale, esplosa dopo mesi di conflitti all”interno del Consiglio di Amministrazione e fra il CdA e il direttore generale Agostino Saccà″.
“…Questo stato di paralisi – si aggiunge nella nota – non solo dà un oggettivo vantaggio alla concorrenza privata, ma mina l”autorevolezza della Rai nelle trattative in corso per l”incremento del canone”.
I sindacati chiedono che il contributo degli utenti sia aumentato in misura cospicua, per far fronte ai nuovi compiti che alla Rai assegna il prossimo contratto di servizio.
Ad oggi il Consiglio Rai è composto solo dal presidente Antonio Baldassarre e dal consigliere Ettore Albertoni.
A questo va ad aggiungersi che da giorni il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini e quello del Senato Marcello Pera sono alla ricerca di una soluzione, indecisi sull”azzeramento totale del vertice, come chiesto dall”opposizione parlamentare, o sulla nomina di tre nuovi membri, idea per cui propendono Pera e una parte della maggioranza di centrodestra.
“…Slc-Cgil, Uilcom-Uil, Snater e Usigrai confermano di ritenere esaurite le funzioni dell”attuale vertice aziendale e si rivolgono ai presidenti delle Camera perché diano al servizio pubblico una nuova guida, che porti in tempi rapidi la Rai fuori dall”attuale pericolosissima fase di stallo”, così si legge nella nota, che conclude assicurando il rispetto delle “…prestazioni essenziali per i servizi pubblici” per il 20 dicembre.
Le organizzazioni sindacali, che nei prossimi giorni terranno assemblee anche in altre sedi Rai, hanno allo studio iniziative pubbliche con le quali accompagnare lo sciopero del 20 dicembre, per rendere chiare ai cittadini le conseguenze che provocherebbe l”indebolimento della Rai.
La protesta, naturalmente, hanno assicurato le organizzazioni sindacali, si svolgerà nel pieno rispetto della legge che fissa le prestazioni essenziali per i servizi pubblici.