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Si terrà a Roma giovedì e venerdì prossimo, una conferenza internazionale dal titolo “Privacy, da costo a risorsa”, che mira a dimostrare che il rispetto della privacy dei consumatori potrebbe considerarsi un affare e non solo un costo per le aziende.
Parteciperanno alla conferenza esperti, manager e politici americani ed europei che intendono sottolineare i pericoli, finora sottovalutati, dello spamming selvaggio ad opera di aziende con pochi scrupoli.
Si calcola che a causa di questo fenomeno, che costringe il 31% degli americani a cambiare più volte in un anno il proprio indirizzo eMail, le aziende di commercio on-line abbiano perso, nel 2001, 18 miliardi di dollari.
Il disagio provocato da queste aziende, che irrompono quotidianamente nelle nostre caselle di posta elettronica proponendoci affari vantaggiosi, ha creato una nuova scuola di pensiero nelle imprese “serie”, basata non solo sulla proposta di beni e servizi, ma anche sul rispetto, senza mezzi termini, dei diritti dei consumatori.
Convincere gli utenti che il vento sta cambiando, è lo scopo primario della conferenza che vedrà impegnati i maggiori esperti mondiali del settore, ma c”è ancora molta strada da fare visto che dal monitoraggio avviato al scorsa estate dal garante della Privacy emerge che solo il 13% dei siti commerciali italiani adotta politiche soddisfacenti per il rispetto della privacy dei cittadini.