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Il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini ha ricevuto martedì sera i consiglieri dimissionari della Rai, Carmine Donzelli e Luigi Zanda.
L’incontro segue di alcuni giorni il colloquio avuto dagli stessi consiglieri con il presidente del Senato, Marcello Pera, mentre il presidente della Camera era all’estero per una visita ufficiale.
Casini ha tentato un chiarimento sulla spinosa questione che si è creata ai vertici dell’emittente pubblica.
L’intervento di mediazione è stato però inutile i due consiglieri non sono disponibili a ritirare le proprie dimissioni.
La motivazione addotta da Zanda e Donzelli, più volte ribadita negli ultimi giorni, è quella di non trovarsi d’accordo con la gestione Rai del presidente Antonio Baldassarre e del direttore generale Agostino Saccà.
A questo va ad aggiungersi la polemica sollevata successivamente alla decisione di Baldassarre di proseguire ugualmente alle nomine Sipra e RaiCinema con un consiglio in cui l’unico consigliere presente era Ettore Albertoni.
Nel frattempo martedì alle 13.45 si è riunito nuovamente il CdA della Rai che si è aggiornato a mercoledì, per completare l’esame del piano di produzione della fiuction.
Prosegue intanto il dibattito giuridico sulla legittimità dell’attuale CdA.
Secondo il presidente emerito della Corte Costituzionale, Aldo Corasaniti le nomine sono del tutto legittime, perché varate dalla maggioranza del Consiglio.
Corasaniti aggiunge che spetta ai presidenti delle Camere sostituire i due consiglieri dimissionari salvo che la commissione parlamentare di Vigilanza, con la maggioranza indicata dal art.2 della Legge 206 del 1993, non chieda la rinnovazione totale del CdA.
Sulla situazione interviene anche il presidente della Vigilanza Rai, Claudio Petruccioli che è convinto che alla base della situazione vi sia una situazione di chiara natura politica e non giuridica.
A intervenire è anche il sottosegretario alle Comunicazioni Massimo Baldini.
Il sottosegretario ribadisce la “necessità che la vicenda Rai si concluda rapidamente per ridare slancio e credibilità all’azienda e per porre fine ad uno spettacolo deprimente”.
Nel frattempo il consigliere Marco Staderini, in quota all CCD, ha rassegnato le proprie dimissioni “Prendo atto dell’impossibilità di continuare con decoro questo lavoro”.
Staderini, il terzo consigliere di amministrazione della Rai che fino a oggi aveva lasciato in sospeso la sua decisione, ha presentato la lettera di dimissioni ai presidenti di Camera e Senato, da cui fu nominato nove mesi fa.