Diventa ufficiale l`inchiesta aperta negli Stati Uniti dalla SEC (Security Exchange Commission), sul gruppo di media francese Vivendi Universal (VU).
A darne notizia è lo stesso gruppo, presieduto da Jean René Fourtou, in un comunicato diramato alla stampa.
Il presidente ha fatto sapere che la società collaborerà pienamente alle indagini.
L`inchiesta sarà portata avanti congiuntamente con quella già avviata dall`ufficio del Procuratore del distretto sud di New York.
Agli inizi di novembre il gruppo confermò l`apertura delle indagini preliminari negli Stati Uniti, aperte dal distretto di New York e a Miami dall`Autorità di Borsa.
VU allora non aveva chiarito se l`apertura dell`inchiesta a New York era diretta conseguenza della querela depositata a luglio da alcuni azionisti, che accusavano il gruppo di media d`aver celato il reale stato finanziario in cui riversava e la gravità dei suoi problemi di liquidità.
L`inchiesta civile, che ha come scopo quello di risarcire gli interessi degli azionisti danneggiati, è totalmente separata da quella condotta in sede penale dal Procuratore generale del distretto sud di New York sulla contabilità di VU.
La denuncia dell`Associazione di difesa dei piccoli azionisti (ADAM), depositata sotto forma di una procedura collettiva, era stata già accolta alla fine di ottobre.
Tra l`altro Vivendi dovrà rispondere anche di falso in bilancio e diffusione d`informazioni improprie e tendenziose in un`inchiesta aperta il 29 ottobre a Parigi.
Il periodo sotto esame è quello relativo alla presidenza di Jean Marie Messier, allontanato dal gruppo nel luglio del 2002.
Messier è ritenuto da molti analisti responsabile dei problemi di indebitamento che riguardano oggi la major e anche di aver diffuso informazioni false sull`andamento del gruppo, a scopo di convincere gli azionisti ad investire nella società.