Un ex dirigente di Adelphia Communications Corp si dichiara colpevole per le accuse di frode e cospirazione e si accorda per testimoniare contro i membri della famiglia Rigas.
James R. Brown, vice presidente per il settore finanze alla Adelphia, era stato accusato con altri dirigenti del gruppo americano di media e con i fondatori della società, i Rigas, in una sentenza emessa il 14 aprile dalla Corte distrettuale di Manhattan, di frode e condannato a 45 anni di prigione.
Secondo gli avvocati Brown collaborerà alle indagini, testimoniando contro John Rigas e i suoi figli Timothy e Michael, ottenendo così una riduzione della pena.
Ad oggi i Rigas e l`ex dirigente Michael C. Mulcahey si sono detti innocenti dalle accuse mosse contro di loro.
Tra le più gravi ci sarebbero quelle di aver utilizzato il denaro della società a scopi personali, d`aver usato 250 milioni di dollari per coprire le perdite derivate dall`acquisto di azioni svantaggiose e una parte per costruire un campo da golf per la famiglia.
Brown deve rispondere delle stesse accuse e interrogato dal giudice Leonard B. Sand, ha dichiarato di aver cospirato con altri dirigenti per ingannare gli investitori
Egli ha ammesso di aver gonfiato i conti del gruppo, dichiarando il falso al Moody`s Investors Services e a diverse banche, e rilasciando fuorvianti statistiche sui dati degli abbonati alle reti.
Questa testimonianza da una svolta alle indagini, chiarendo il quadro della situazione e inchiodando i Rigas e i suoi dirigenti alla responsabilità di aver truccato i conti del gruppo per ingannare gli azionisti e spingerli a comprare azioni della società.
Paul R. Grand avvocato dei Rigas sostiene che la colpevolezza di Brown non significa il diretto coinvolgimento dei suoi clienti nella vicenda.
I Rigas hanno proclamato la loro innocenza e si sono detti disponibili a partecipare alle indagini.