Bauer¤ e Springer, i due colossi dell`editoria tedesca, hanno deciso di unire le loro forze per il riscatto degli assets di KirchMedia, in quello che sembra un patto tra titani.
Il gruppo presieduto da Heinz Bauer ha ottenuto dagli amministratori fallimentari del gruppo Kirch una corsia preferenziale nei discorsi di ripresa
delle attività dell`ormai fallita società di media tedesca.
Bauer, che controlla oggi il 31.5‰ di RTL2, potrebbe diventare il numero uno della Tv privata in Germania, davanti a Bertelsmann che controlla RTL.
In questa dura battaglia Bauer ha trovato un alleato nella persona di Mathias Döpfner, presidente del gruppo editoriale Springer.
Alla fine della settimana scorsa, all`indomani dell`annuncio del fallimento del suo progetto di fusione con il gruppo svizzero Ringier, Springer ha dichiarato l`appartenenza al consorzio guidato da Bauer, nella ripresa degli assets di KirchMedia.
Un portavoce di Springer ha dichiarato che il gruppo ha maggiore interesse per le attività televisive controllate da KirchMedia, ProSiebenSat1.
Springer possiede già 11.5‰ del capitale e potrebbe in teoria aumentare questa quota al 28‰ in vista dell`opzione d`acquisto di cui gode.
Alla fine di agosto il gruppo Springer era entrato in trattative per il dossier KirchMedia, ma allora era impegnato in un progetto di fusione con Ringier per formare il primo polo editoriale europeo.
Ringier si ritirò, però, dalla trattativa, il presidente Michael Ringier spiegò che la volontà di rimanere autonomi sul mercato era più forte della opportunità, in sé molto allettante, di un`associazione di editori.
In realtà era anche al vaglio l`opportunità che Springer rilevasse Ringier per fornirgli la liquidità necessaria perché questa potesse in un secondo momento rilevare il pacchetto del 40‰ di KirchMedia, detenuto dalla Deutsche Bank.
L`accordo venne meno però sul ruolo futuro di Ringier, che non voleva di certo accontentarsi d`essere uno "sleeping partner", e l`azionista di maggioranza di Spriger, Friede Springer, non era pronta a limitare il suo potere di gestione sul gruppo.
Springer, che gode del diritto di veto sulla vendita della quota del 30‰ di Kirch in mano alla Deutsche Bank per un prestito non rimesso, sta lavorando con la banca sul piano di cessione.
Fonti vicine al dossier dichiarano che i vertici di Springer sarebbero maggiormente favorevoli all`entrata nel capitale di un operatore del settore audiovisivo.
Una soluzione questa che permetterebbe di gestire al meglio l`eventuale cessione degli assets televisivi appartenuti al magnate Leo Kirch.
A meno che come afferma il quotidiano Handelsblatt di venerdì scorso, la Deutsche Bank non preferisca piazzare il suo 30% sul mercato, ipotesi plausibile per i vertici della prima banca tedesca.