Francia
Vivendi Universal ha annunciato il lancio di un¿emissione di obbligazioni rimborsabili in azioni Vivendi, per un montante compreso tra 770 milioni e 1 miliardo di euro. In un nota diffusa alla stampa dal gruppo, si spiega che la scelta dell¿emissione obbligatoria nasce dalla necessità di rimpinguare i fondi della major di media francese e assestare il suo bilancio.
Questa è un tappa importante nella ristrutturazione della società e permetterà a Vivendi di migliorare in modo significativo la sua flessibilità finanziaria.
Secondo alcuni analisti, questa opzione permetterà al gruppo di contribuire all¿aumento dei fondi, in misura maggiore rispetto alla linea di credito bancario di 3 miliardi di euro, che Vivendi ha richiesto nella scorsa settimana.
Le obbligazioni, che matureranno in tre anni, saranno offerte agli investitori istituzionali, per qualche giorno, ma il gruppo si riserva la possibilità di chiuderle in anticipo.
Successivamente potranno essere acquistati in Borsa per un periodo di tre giorni.
Il prezzo d¿emissione delle obbligazioni, di cui non si conosce ancora l¿ammontare, comprenderà una quota compresa tra il 21¿ e il 26¿ in rapporto all¿andamento del titolo di Vivendi.
Il gruppo di media, nel tentativo di rassicurare il mercato, ha fatto sapere che prima della fine dell¿anno annullerà 21 milioni delle proprie azioni, portando il totale dei titoli annullati nello spazio di 18 mesi a 43 milioni, ovvero il 4¿ del suo capitale.
Dopo l¿annuncio dell¿emissione obbligatoria, il titolo di Vivendi è caduto di più del 7¿ , per chiudere in ribasso dello 0.84¿ a 11.80 euro.
L¿appello al mercato finanziario interviene nel bel mezzo della battaglia tra Vivendi e Vodafone per il controllo dell¿operatore di telefonia mobile francese Cegetel.
Il gruppo di media, che presenta un indebitamento di 19 miliardi di euro, ha già ceduto dall¿arrivo del nuovo presidente Jean René Fourtou, agli inizi di luglio, 5 miliardi di euro di assets.
Per contrastare l¿offerta di 13.1 miliardi euro di Vodafone per le quote di minoranza di British Telecom (26¿) e SBC Communications (15¿) in Cegetel, Vivendi ha tempo fino al 10 dicembre per esercitare il suo diritto di prelazione e presentare una contro offerta.