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Il Consiglio d¿Amministrazione della Rai si è riunito per risolvere la spinosa questione del caso Sipra.
Dopo l¿incontro del tutto informale tenuta mercoledì, il Consiglio cerca di entrare nel merito di problemi ancora aperti, che necessitano di un¿immediata soluzione.
I maggiori problemi riguardano posti chiave, ancora non coperti, le modalità del funzionamento del consiglio stesso e i rapporti con il direttore generale Agostino Saccà.
Carmine Donzelli e Luigi ¿anda, consiglieri d¿opposizione, potrebbero decidere di rimettere le proprie dimissioni se per le nomine Sipra si dovesse decidere di seguire la linea della maggioranza.
Il Consiglio avrebbe, infatti, raggiunto un accordo sulla proposta di Saccà, si sarebbero fatti i nomi di Raffaele Ranucci alla presidenza e di Mario Bianchi come amministratore delegato.
Successivamente sarà rinnovato l¿intero CdA della concessionaria di pubblicità, sciolto dopo le dimissioni di tre membri su cinque.
Se Donzelli e ¿anda decidessero di dimettersi, anche se non si determinerebbe la caduta del Consiglio, si verrebbe a creare una situazione precaria e difficile per il presidente Rai Antonio Baldassarre.
Una possibile soluzione potrebbe essere quella di un rinvio delle nomine per tentare un accordo tra i consiglieri, il CdA e Saccà.
A parte Sipra si deve anche decidere sulla direzione della Fiction e il Coordinamento dei palinsesti.
I consiglieri di minoranza chiedono anche l¿approvazione immediata dei Piani strategici dell¿emittente di Stato a partire da quello industriale.
Baldassarre è impegnato nel raggiungimento di un intesa con i consiglieri dissenzienti, in questa prospettiva ha già fissato 14 consigli di amministrazione da qui a dicembre.
Nel frattempo si attendono notizie sulla decisione riguardo al canone d¿abbonamento relativo all¿anno 2003.
Il Ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, dovrebbe prendere la decisione entro fine mese, d¿accordo con il Ministro dell¿Economia Giulio Tremonti.
Tenuto conto della crisi del mercato pubblicitario, la Rai dovrà contare su un aumento dai tre ai cinque euro altrimenti rischia di chiudere un bilancio in rosso.
In ogni caso l¿aumento dovrà essere deciso in base all¿attuale contratto di servizio, in attesa dell¿approvazione del nuovo prevista per i primi mesi del 2003.