Italia
Il Giurì di autodisciplina pubblicitaria, accogliendo la richiesta presentata da Wind, ha condannato uno spot televisivo diffuso da Tele2.
Il filmato contestato mostrava una donna che, accortasi di aver pagato un divano più di una sua amica, vi rovesciava sopra il contenuto di un cucchiaino, mentre il filmato si concludeva con la frase : ¿Perché pagare di più la stessa cosa¿¿. Una scritta in sovrimpressione, indicava infine che le tariffe Wind-Infostrada erano maggiori rispetto a quelle Tele2 del 45¿.
Wind ha contestato il fatto che il confronto pubblicizzato da Tele2 prende in esame solo la tariffa al minuto non considera affatto lo scatto alla risposta violando, quindi, l¿articolo 15 riguardante la corretta comparazione pubblicitaria, oltre all¿articolo 2 sull¿ingannevolezza.
Il Giurì ha ritenuto, inoltre, che il gesto di sporcare il divano per invidia va contro le regole accettate del vivere civile e del rispetto per la proprietà e per l¿ambiente domestico altrui e viola quindi anche gli articoli 10 e 11.