Le tasse penalizzano i conti del gruppo Eutelsat, operatore europeo di satelliti.
Il gruppo ha così visto il suo utile netto ridursi dal 30¿ a 226.5 milioni di euro, dopo aver pagato 44 milioni per le imposte.
Ma è stato l¿intero processo a pesare su Eutelsat, che con i suoi satelliti porta programmi televisivi nelle case di quasi 100 milioni di famiglie.
Il giro d¿affari ha segnato una flessione del 9.7¿ a 659 milioni di euro.
Il CEO (Chief Executive Officier) di Eutelsat, Giuliano Berretta, si è comunque detto soddisfatto per la performance del gruppo, alla luce dei fattori straordinari legati alla trasformazione in società privata.
La perdita dello status di organismo governativo ha comportato anche un aumento delle spese per mettersi in regola con la normativa in materia.
Berretta aggiunge che il gruppo cresce ad un ritmo superiore ai concorrenti e per l¿esercizio in corso conferma un tasso di espansione del 6-7¿ sia come fatturato che come redditività.
Le attività core del gruppo rimangono i servizi broadcasting, che oggi rappresentano il 77¿ del fatturato.
La strategia di crescita si concentra sul consolidamento del settore televisivo e delle reti aziendali, accompagnato dal mercato emergente delle nuove applicazioni a banda larga.
Nel frattempo rimane ancora in sospeso il progetto di quotazione in Borsa del gruppo, inizialmente fissato per il 2002.
L¿amministratore delegato Berretta sostiene che, comunque, la quotazione è semplicemente rinviata all¿anno prossimo.
Tutto, infatti, sarebbe pronto e il prospetto sarebbe stato già depositato, con Credit Suisse, Fist Boston e Lehman Brothers come global coordinator.