Appena rientrato dal suo viaggio in Brasile, il presidente Rai Antonio Baldassarre ha convocato un incontro informale, per tentare l¿ultima mediazione con i quattro consiglieri d¿amministrazione.Alcuni esponenti della maggioranza ritengono che questo sia l¿ultimo gesto per tentare di ricomporre la situazione, prima del Consiglio ufficiale convocato per oggi, dove si deciderà il futuro sulla gestione Rai.
L¿opposizione al Parlamento avrebbe già stilato un documento per chiedere l¿immediato scioglimento del Consiglio d¿Amministrazione di viale Mazzini, per la sostituzione con un vertice di garanzia.
Questo dovrebbe rimanere in carica fino all¿approvazione dei nuovi criteri di nomina del CdA, da approvarsi in breve tempo in Parlamento.
Uno dei cinque consiglieri Rai, Carmine Donzelli, ha fatto sapere che si asterrà dal partecipare alle future riunioni dei vertici dell¿emittente pubblica.
Un altro consigliere, Luigi ¿anda ha inviato una lettera ai presidenti delle Camere e al Ministro dell¿Economia Giulio Tremonti.
¿anda si è detto pronto a dare le sue dimissioni per risolvere la situazione di stallo in cui si trova il Consiglio.
Un¿ipotesi di discussione vedrebbe un cambio alla presidenza, con le dimissioni individuali di Antonio Baldassarre.
Anche se è poco proponibile che tale opzione possa risolvere una situazione così aggrovigliata, come quella che si è determinata ai vertici Rai.
Inoltre se con Baldassarre rassegnassero le proprie dimissioni anche i consiglieri di minoranza, decadrebbe l¿intero CdA, come fu in passato per quello presieduto da Enzo Siciliano.
Se Baldassarre, che alla riunione è arrivato accompagnato dal direttore generale Agostino Saccà, non si dovesse accordare sulle nomine dei capi della Sipra e della Fiction, potrebbe vedere saltare la sua poltrona.
In questo senso il presidente Rai ha tentato di ricucire i rapporti con il consigliere Albertoni della Lega e con Staderini dell¿UDC, i cui voti sono determinanti per arrivare ad una maggioranza di tre contro due.
Staderini ha però evidenziato la necessità di coinvolgere nel dialogo anche i consiglieri di minoranza Donzelli e ¿anda.
Secondo Staderini, solo nell¿eventualità che questi ultimi dovessero decidere per la linea dura, si dovrebbe optare per la logica della maggioranza nella formalizzazione delle nuove nomine.