Italia
La Tv italiana privata Mediaset rimane un titolo strong buy sul mercato europeo.
Il gruppo può contare su una forte leadership e gode di una bassa competizione rispetto alle altre Tv continentali.
Il marcato italiano ha, poi, maggiori margini di crescita rispetto a quelli dei grandi d¿Europa.
Mediaset, presieduta da Fedele Confalonieri, ha visto crescere la propria audience dal 1998 e questo si è verificato in gran parte a scapito dell¿emittente pubblica.
Jp Morgan sostiene che questo risultato è dovuto in larga parte alla decisione di investire maggiormente nei programmi, rispetto alla Rai.
A questo va ad aggiungersi la mancanza sul mercato italiano di forti competitori, come succede, invece, per le altre Tv europee; pensiamo a M6 contro TF1, a RTL contro ProSiebenSat e BBC contro Carlton e Granada.
A parte la Rai, in Italia opera La 7, che registra un tasso di audience del solo 2‰.
Bisognerà attendere il piano di privatizzazione della Tv di Stato, portato avanti dal Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri, per il quale bisognerà in ogni caso aspettare qualche anno.
Questo scenario di bassa competizione favorisce un maggiore controllo dei costi, che per il primo trimestre 2002 sono scesi del 4.6‰.
Gli investitori vedono, inoltre, bene la relazione tra la famiglia Berlusconi, che attraverso Fininvest possiede il 48‰ di Mediaset, e la Rai, controllata indirettamente dal Governo.
L¿uniche perplessità è l¿intenzione dei vertici di Mediaset di investire circa 200 milioni di euro, per i prossimi tre-quattro anni nel digitale terrestre.
Gli analisti sostengono, infatti, che è possibile che questo impiego di denaro possa non essere fruttuoso nel medio termine.